Beh, diciamo che non è che ci fossero molti dubbi sul 55
Benvenuto, intanto!
F.
Messaggio modificato da federico777 il Apr 29 2013, 10:45 AM
Benvenuto, intanto!
F.
Messaggio modificato da federico777 il Apr 29 2013, 10:45 AM
Con questi scatti vorrei anch'io entrare nel club sfatando il mio scetticismo sul Ais 55mm f/2.8, ora posso dire di essermi ricreduto, questa è una bellissima lente, l'unica cosa, che faticata focheggiare a mano..
Saluti
........
Saluti
........
benvenuto nel club! Non ti preoccupare, in macro anche se avessi un AF alla fine dovresti focheggiare a mano......
Un piccolo suggerimento (che magari sai già...):
- metti a fuoco prima con l'elicoide,
- la rifinitura falla avvicinandoti ed allontanandoti leggermente con la fotocamera,
è molto più veloce e comodo, anche con gli AF io faccio così...
errore BBCode, ma che cavolo è sto tormentone...
qualche altro scatto con il 135 AI-S f/2.8 E:
f/2.8:
f/4:
f/2.8:
f/4:
benvenuto nel club! Non ti preoccupare, in macro anche se avessi un AF alla fine dovresti focheggiare a mano......
Un piccolo suggerimento (che magari sai già...):
- metti a fuoco prima con l'elicoide,
- la rifinitura falla avvicinandoti ed allontanandoti leggermente con la fotocamera,
è molto più veloce e comodo, anche con gli AF io faccio così...
errore BBCode, ma che cavolo è sto tormentone...
Un piccolo suggerimento (che magari sai già...):
- metti a fuoco prima con l'elicoide,
- la rifinitura falla avvicinandoti ed allontanandoti leggermente con la fotocamera,
è molto più veloce e comodo, anche con gli AF io faccio così...
errore BBCode, ma che cavolo è sto tormentone...
Si lo faccio, proprio perché è più veloce e comodo, spero di provare per cercar di trovare qualche altro espediente.
Grazie
Mhhh, questa cosa mi sembra molto strana per non dire improbabile (ma mi riserbo di fare qualche prova pratica) e ti spiego il perché: stiamo parlando di ottiche a fuoco manuale e, quindi, il fuoco lo decidi tu, sia girando la ghiera da dx che sx, non cambia nulla; il pallino verde si accende quando il modulo di autofocus della camera dà l'ok, ma non sa da quale parte hai ruotato la ghiera, è ok e basta.
Poi se il fuoco del modulo non coincide con il fuoco del piano del sensore, avrai uno sfuocato in ogni caso, indipendentemente da come hai agito tu, ed in questo caso è la camera ad avere bisogno di assistenza tecnica.
Penso che il problema sia da qualche altra parte.
Ale
Poi se il fuoco del modulo non coincide con il fuoco del piano del sensore, avrai uno sfuocato in ogni caso, indipendentemente da come hai agito tu, ed in questo caso è la camera ad avere bisogno di assistenza tecnica.
Penso che il problema sia da qualche altra parte.
Ale
E' chiaro che, se ci fosse una sola posizione che accende il pallino, da che parte ci si arriva non cambierebbe proprio niente.
Invece il pallino rimane acceso per un certo intervallo ed all'interno di questo intervallo, a volte abbastanza ampio, c'è un solo punto in cui la messa a fuoco è perfetta, le altre posizioni danno un leggerissimo fuorifuoco.
La miglior messa a fuoco (con quasi tutti gli obiettivi) la trovavo appena il pallino si accendeva fisso proveniendo dalla minima distanza con la D700, mentre con la D600 devo ulteriormente ruotare leggermente verso infinito dopo l'accensione del pallino. Questo con la maggioranza degli obiettivi ma alcuni si comportano diversamente.
Con questo sistema, cioè conoscendo la posizione di messa a fuoco migliore dell'obiettivo, difficilmente sbaglio un fuoco. Però sono molto lento e devo distogliere lo sguardo dalla composizione, non è sicuramente una cosa che si può fare sempre.
Il problema è che (purtroppo) c'è un certo intervallo entro cui resta acceso il famigerato pallino verde (soprattutto con i grandangoli, basta far la prova e ci si accorgerà che, una volta fatto accendere il verde, spostando leggermente a destra o a sinistra la ghiera di maf continuerà a segnalare fuoco perfetto).
Questo normalmente viene coperto dalla grande PdC di questi obiettivi, e quindi è ininfluente nell'uso pratico, ma a tutt'apertura e magari anche a distanze ravvicinate può saltar fuori come una nitidezza non perfetta anche se eravamo sicuri dell'avvenuta accensione del pallino verde.
Ognuno fronteggia la cosa a modo suo: Roberto ha trovato lo "sweet spot" dei suoi obiettivi e sa quando può fidarsi del pallino, Filippo ci vede bene, beato lui, e mette a fuoco direttamente sul vetro smerigliato senza guardare gli indicatori, mentre io... chiudo di uno stop
Federico
Questo normalmente viene coperto dalla grande PdC di questi obiettivi, e quindi è ininfluente nell'uso pratico, ma a tutt'apertura e magari anche a distanze ravvicinate può saltar fuori come una nitidezza non perfetta anche se eravamo sicuri dell'avvenuta accensione del pallino verde.
Ognuno fronteggia la cosa a modo suo: Roberto ha trovato lo "sweet spot" dei suoi obiettivi e sa quando può fidarsi del pallino, Filippo ci vede bene, beato lui, e mette a fuoco direttamente sul vetro smerigliato senza guardare gli indicatori, mentre io... chiudo di uno stop
Federico
Il problema è che (purtroppo) c'è un certo intervallo entro cui resta acceso il famigerato pallino verde (soprattutto con i grandangoli, basta far la prova e ci si accorgerà che, una volta fatto accendere il verde, spostando leggermente a destra o a sinistra la ghiera di maf continuerà a segnalare fuoco perfetto).
Questo normalmente viene coperto dalla grande PdC di questi obiettivi, e quindi è ininfluente nell'uso pratico, ma a tutt'apertura e magari anche a distanze ravvicinate può saltar fuori come una nitidezza non perfetta anche se eravamo sicuri dell'avvenuta accensione del pallino verde.
...
Questo normalmente viene coperto dalla grande PdC di questi obiettivi, e quindi è ininfluente nell'uso pratico, ma a tutt'apertura e magari anche a distanze ravvicinate può saltar fuori come una nitidezza non perfetta anche se eravamo sicuri dell'avvenuta accensione del pallino verde.
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E' chiaro che, se ci fosse una sola posizione che accende il pallino, da che parte ci si arriva non cambierebbe proprio niente.
Invece il pallino rimane acceso per un certo intervallo ed all'interno di questo intervallo, a volte abbastanza ampio, c'è un solo punto in cui la messa a fuoco è perfetta, le altre posizioni danno un leggerissimo fuori fuoco.
...
Invece il pallino rimane acceso per un certo intervallo ed all'interno di questo intervallo, a volte abbastanza ampio, c'è un solo punto in cui la messa a fuoco è perfetta, le altre posizioni danno un leggerissimo fuori fuoco.
...
Il problema penso stia tutto qui.
Vi posto di seguito i crop 100% di due bellissime foto del mio monitor. Il secondo crop è di gran lunga migliore del primo, eppure in tutti e due i casi il pallino verde era acceso, a segnalare l'avvenuta messa a fuoco...
Ripeto: se ruoto la ghiera verso sinistra, vado fuori fuoco e poi torno indietro sino a far accendere il led, tutto a posto. Se faccio il contrario, la foto risulta leggermente sfuocata.
Ho scattato a f/2.8, e alla minima distanza di messa a fuoco.
Ciao
Massimiliano
E' chiaro che, se ci fosse una sola posizione che accende il pallino, da che parte ci si arriva non cambierebbe proprio niente.
Invece il pallino rimane acceso per un certo intervallo ed all'interno di questo intervallo, a volte abbastanza ampio, c'è un solo punto in cui la messa a fuoco è perfetta, le altre posizioni danno un leggerissimo fuorifuoco.
La miglior messa a fuoco (con quasi tutti gli obiettivi) la trovavo appena il pallino si accendeva fisso proveniendo dalla minima distanza con la D700, mentre con la D600 devo ulteriormente ruotare leggermente verso infinito dopo l'accensione del pallino. Questo con la maggioranza degli obiettivi ma alcuni si comportano diversamente.
Con questo sistema, cioè conoscendo la posizione di messa a fuoco migliore dell'obiettivo, difficilmente sbaglio un fuoco. Però sono molto lento e devo distogliere lo sguardo dalla composizione, non è sicuramente una cosa che si può fare sempre.
Invece il pallino rimane acceso per un certo intervallo ed all'interno di questo intervallo, a volte abbastanza ampio, c'è un solo punto in cui la messa a fuoco è perfetta, le altre posizioni danno un leggerissimo fuorifuoco.
La miglior messa a fuoco (con quasi tutti gli obiettivi) la trovavo appena il pallino si accendeva fisso proveniendo dalla minima distanza con la D700, mentre con la D600 devo ulteriormente ruotare leggermente verso infinito dopo l'accensione del pallino. Questo con la maggioranza degli obiettivi ma alcuni si comportano diversamente.
Con questo sistema, cioè conoscendo la posizione di messa a fuoco migliore dell'obiettivo, difficilmente sbaglio un fuoco. Però sono molto lento e devo distogliere lo sguardo dalla composizione, non è sicuramente una cosa che si può fare sempre.
Quoto al 100% le spiegazioni di Federico e Roberto.
Il fenomeno è determinato da una certa tolleranza del sistema autofocus.
Quello che non capisco è perchè ci sia differenza tra un obiettivo e l'altro.
Il mio 105 AIs, per esempio, ha una maf che si discosta molto dal pallino verde, in pratica sono a fuoco quando il pallino si spegne, mentre con altri 105 Pre-AI, il pallino verde concorda abbastanza, sempre con le piccole differenze di cui si sta parlando.
Qual'è la spiegazione tecnica? In teoria, trattandosi di ottiche manual focus, e trattandosi di una tolleranza del sistema fotocamera, il comportamento dovrebbe essere uguale con tutte le ottiche.
Fili.
Quoto al 100% le spiegazioni di Federico e Roberto.
Il fenomeno è determinato da una certa tolleranza del sistema autofocus.
Quello che non capisco è perchè ci sia differenza tra un obiettivo e l'altro.
Il mio 105 AIs, per esempio, ha una maf che si discosta molto dal pallino verde, in pratica sono a fuoco quando il pallino si spegne, mentre con altri 105 Pre-AI, il pallino verde concorda abbastanza, sempre con le piccole differenze di cui si sta parlando.
Qual'è la spiegazione tecnica? In teoria, trattandosi di ottiche manual focus, e trattandosi di una tolleranza del sistema fotocamera, il comportamento dovrebbe essere uguale con tutte le ottiche.
Fili.
Il fenomeno è determinato da una certa tolleranza del sistema autofocus.
Quello che non capisco è perchè ci sia differenza tra un obiettivo e l'altro.
Il mio 105 AIs, per esempio, ha una maf che si discosta molto dal pallino verde, in pratica sono a fuoco quando il pallino si spegne, mentre con altri 105 Pre-AI, il pallino verde concorda abbastanza, sempre con le piccole differenze di cui si sta parlando.
Qual'è la spiegazione tecnica? In teoria, trattandosi di ottiche manual focus, e trattandosi di una tolleranza del sistema fotocamera, il comportamento dovrebbe essere uguale con tutte le ottiche.
Fili.
Beh, ma con questo principio perché allora si farebbe la taratura delle ottiche AF? Il modulo AF della fotocamera dovrebbe "vedere" quando il soggetto è nitido con qualsiasi obiettivo e, in caso contrario, far fare ancora qualche frazione di giro al motore: le tolleranze dovrebbero quindi essere, anche qui, solo quelle della fotocamera, leggi allineamento del mirabox eccetera: il fuoco non è perfetto perché il modulo "vede" a fuoco il soggetto sul vetrino, ma in realtà questa perfetta nitidezza sul vetrino non corrisponde esattamente, appunto per tolleranze produttive o altro, al sensore. Ma se l'allineamento è perfetto (o è impostata una taratura che compensi l'imperfezione ecc.) e quindi la perfetta nitidezza sul vetrino corrisponde a quella sul sensore, che importanza dovrebbe avere l'obiettivo? Eppure sappiamo tutti che non è così, e che differenti obiettivi richiedono differenti correzioni: quindi evidentemente ciò che vale per le ottiche AF vale anche per quelle AI...
Federico
Beh, ma con questo principio perché allora si farebbe la taratura delle ottiche AF? Il modulo AF della fotocamera dovrebbe "vedere" quando il soggetto è nitido con qualsiasi obiettivo e, in caso contrario, far fare ancora qualche frazione di giro al motore: le tolleranze dovrebbero quindi essere, anche qui, solo quelle della fotocamera, leggi allineamento del mirabox eccetera: il fuoco non è perfetto perché il modulo "vede" a fuoco il soggetto sul vetrino, ma in realtà questa perfetta nitidezza sul vetrino non corrisponde esattamente, appunto per tolleranze produttive o altro, al sensore. Ma se l'allineamento è perfetto (o è impostata una taratura che compensi l'imperfezione ecc.) e quindi la perfetta nitidezza sul vetrino corrisponde a quella sul sensore, che importanza dovrebbe avere l'obiettivo? Eppure sappiamo tutti che non è così, e che differenti obiettivi richiedono differenti correzioni: quindi evidentemente ciò che vale per le ottiche AF vale anche per quelle AI...
Federico
Federico
Ecco, questo lo trovo veramente inspiegabile, Federico ha evidenziato il vero dilemma; se con gli autofocus ci possono essere delle variabili dovute agli apparati contenuti nei singoli obiettivi, con i manuali non ci sono, perché dovrebbe essere diverso raggiungere il fuoco da sx invece che da dx?
OK sull' isteresi del pallino verde, ma dovrei raggiungere il fuoco perfetto da entrambi i sensi, o no?
Ale
Beh, ma con questo principio perché allora si farebbe la taratura delle ottiche AF? Il modulo AF della fotocamera dovrebbe "vedere" quando il soggetto è nitido con qualsiasi obiettivo e, in caso contrario, far fare ancora qualche frazione di giro al motore: le tolleranze dovrebbero quindi essere, anche qui, solo quelle della fotocamera, leggi allineamento del mirabox eccetera: il fuoco non è perfetto perché il modulo "vede" a fuoco il soggetto sul vetrino, ma in realtà questa perfetta nitidezza sul vetrino non corrisponde esattamente, appunto per tolleranze produttive o altro, al sensore. Ma se l'allineamento è perfetto (o è impostata una taratura che compensi l'imperfezione ecc.) e quindi la perfetta nitidezza sul vetrino corrisponde a quella sul sensore, che importanza dovrebbe avere l'obiettivo? Eppure sappiamo tutti che non è così, e che differenti obiettivi richiedono differenti correzioni: quindi evidentemente ciò che vale per le ottiche AF vale anche per quelle AI...
Federico
Federico
Ciao Fede, solo in modalità "continuo" la fotocamera potrebbe fare ulteriori aggiustamenti. In modalità S, una volta decisa la perfetta maf il sistema si ferma. Purtroppo, per giochi e inerzie le lenti possono continuare a spostarsi ancora un po'. Ecco perchè ogni obiettivo può necessitare di una correzione su misura.
Nel caso dei manual focus tutto questo non esiste, siamo noi che ruotiamo la ghiera finchè vediamo a fuoco. Eventuali tolleranze meccaniche dello specchio o del modulo dovrebbero ripercuotersi allo stesso modo su tutte le ottiche.
In ogni caso non deve essere neppure come dico io altrimenti non assisteremmo a queste differenze anche sulle ottiche manuali.
Comunque il sensore af non legge l'immagine sul vetrino smerigliato. L'immagine passa attraverso la porzione di specchio semitrasparente, si riflette in uno specchietto secondario e va verso il fondo della fotocamera, dove si trova il modulo AF.
Non che cambi nulla comunque.
Fili.
Beh, ma con questo principio perché allora si farebbe la taratura delle ottiche AF? Il modulo AF della fotocamera dovrebbe "vedere" quando il soggetto è nitido con qualsiasi obiettivo e, in caso contrario, far fare ancora qualche frazione di giro al motore: le tolleranze dovrebbero quindi essere, anche qui, solo quelle della fotocamera, leggi allineamento del mirabox eccetera: il fuoco non è perfetto perché il modulo "vede" a fuoco il soggetto sul vetrino, ma in realtà questa perfetta nitidezza sul vetrino non corrisponde esattamente, appunto per tolleranze produttive o altro, al sensore. Ma se l'allineamento è perfetto (o è impostata una taratura che compensi l'imperfezione ecc.) e quindi la perfetta nitidezza sul vetrino corrisponde a quella sul sensore, che importanza dovrebbe avere l'obiettivo? Eppure sappiamo tutti che non è così, e che differenti obiettivi richiedono differenti correzioni: quindi evidentemente ciò che vale per le ottiche AF vale anche per quelle AI...
Federico
Federico
se le usi entrambe in manual focus direi di sì. Se però usi una ottica AF secondo me il discorso cambia, alle tolleranze della fotocamera si aggiungono quelle dell'obiettivo.
Resta non chiaro il perchè il pallino verde funzioni con determinate ottiche, mentre con altre no.
Comunque ripeto, io quando focheggio a mano, sia con gli AI, sia con gli AF, il pallino non lo guardo affatto, noto così una maggior precisione di maf. Fino a che la mia (scarsa) vista me lo consente farò così....
se le usi entrambe in manual focus direi di sì. Se però usi una ottica AF secondo me il discorso cambia, alle tolleranze della fotocamera si aggiungono quelle dell'obiettivo.
Resta non chiaro il perchè il pallino verde funzioni con determinate ottiche, mentre con altre no.
Comunque ripeto, io quando focheggio a mano, sia con gli AI, sia con gli AF, il pallino non lo guardo affatto, noto così una maggior precisione di maf. Fino a che la mia (scarsa) vista me lo consente farò così....
Resta non chiaro il perchè il pallino verde funzioni con determinate ottiche, mentre con altre no.
Comunque ripeto, io quando focheggio a mano, sia con gli AI, sia con gli AF, il pallino non lo guardo affatto, noto così una maggior precisione di maf. Fino a che la mia (scarsa) vista me lo consente farò così....
ovviamente intese sia come tolleranze che come tarature
Ciao Fede, solo in modalità "continuo" la fotocamera potrebbe fare ulteriori aggiustamenti. In modalità S, una volta decisa la perfetta maf il sistema si ferma.
Sì, ma si ferma quando il modulo "vede" la nitidezza corretta... esattamente come quando accende il pallino verde andando in manuale.
QUOTE
Purtroppo, per giochi e inerzie le lenti possono continuare a spostarsi ancora un po'. Ecco perchè ogni obiettivo può necessitare di una correzione su misura.
Ecco, questa potrebbe essere la causa, il fatto che l'elicoide si fermi in una posizione leggermente differente da quella che "gli ha detto" il modulo AF. Però in questo caso operando in Continuo il fuoco dovrebbe essere quasi sempre esatto e non abbisognare di correzioni... cosa che non mi sembra
QUOTE
Nel caso dei manual focus tutto questo non esiste, siamo noi che ruotiamo la ghiera finchè vediamo a fuoco. Eventuali tolleranze meccaniche dello specchio o del modulo dovrebbero ripercuotersi allo stesso modo su tutte le ottiche.
In ogni caso non deve essere neppure come dico io altrimenti non assisteremmo a queste differenze anche sulle ottiche manuali.
Comunque il sensore af non legge l'immagine sul vetrino smerigliato. L'immagine passa attraverso la porzione di specchio semitrasparente, si riflette in uno specchietto secondario e va verso il fondo della fotocamera, dove si trova il modulo AF.
Non che cambi nulla comunque.
Fili.
In ogni caso non deve essere neppure come dico io altrimenti non assisteremmo a queste differenze anche sulle ottiche manuali.
Comunque il sensore af non legge l'immagine sul vetrino smerigliato. L'immagine passa attraverso la porzione di specchio semitrasparente, si riflette in uno specchietto secondario e va verso il fondo della fotocamera, dove si trova il modulo AF.
Non che cambi nulla comunque.
Fili.
Sì hai ragione
Federico
se le usi entrambe in manual focus direi di sì. Se però usi una ottica AF secondo me il discorso cambia, alle tolleranze della fotocamera si aggiungono quelle dell'obiettivo.
Resta non chiaro il perchè il pallino verde funzioni con determinate ottiche, mentre con altre no.
Comunque ripeto, io quando focheggio a mano, sia con gli AI, sia con gli AF, il pallino non lo guardo affatto, noto così una maggior precisione di maf. Fino a che la mia (scarsa) vista me lo consente farò così....
Resta non chiaro il perchè il pallino verde funzioni con determinate ottiche, mentre con altre no.
Comunque ripeto, io quando focheggio a mano, sia con gli AI, sia con gli AF, il pallino non lo guardo affatto, noto così una maggior precisione di maf. Fino a che la mia (scarsa) vista me lo consente farò così....
Beato te...
(però se prendo l'F3 ci riesco anch'io... )
F.
Sì, ma si ferma quando il modulo "vede" la nitidezza corretta... esattamente come quando accende il pallino verde andando in manuale.
Federico
Federico
Mi sembra che il sistema autofocus, per velocizzare la messa a fuoco, una volta che è riuscito a misurare la distanza delle due "fasi", sposta le lenti della quantità che ritiene necessaria, e non fa una lettura in continuo durante tutto il tempo necessario o al raggiungimento della posizione finale. Al massimo fa qualche misurazione intermedia. Questo potrebbe essere une delle cause della taratura diversa per ogni obiettivo, infatti, a parità di distanza delle due "fasi", l'angolo da far compiere alla ghiera varia per ogni obiettivo, ed ogni obiettivo ha giochi diversi.
Se l'AF seguisse fino alla completa sovrapposizione delle fasi, una volta raggiunta tale posizione dovrebbe bloccarsi di colpo, con logoramento delle parti meccaniche.
Quindi secondo me l'AF, una volta che ha raggiunto una certa posizione sufficientemente vicina alla posizione giusta, non misura più ma calcola la rotazione da dare e la effettua frenando gradatamente. In questa ultima parte del processo ci possono essere gli errori.
Queste sono solo supposizioni basate su quel poco che si trova in rete sul funzionamento dell'AF.
Se fosse così forse potrebbero fornire due possibilità di messa a fuoco fra le quali poter scegliere: una veloce e meno precisa, ed una più lenta ma più precisa, che segua la distanza delle fasi fino alla fine.
Quindi secondo me l'AF, una volta che ha raggiunto una certa posizione sufficientemente vicina alla posizione giusta, non misura più ma calcola la rotazione da dare e la effettua frenando gradatamente. In questa ultima parte del processo ci possono essere gli errori.
Queste sono solo supposizioni basate su quel poco che si trova in rete sul funzionamento dell'AF.
Se fosse così forse potrebbero fornire due possibilità di messa a fuoco fra le quali poter scegliere: una veloce e meno precisa, ed una più lenta ma più precisa, che segua la distanza delle fasi fino alla fine.
Se l'AF seguisse fino alla completa sovrapposizione delle fasi, una volta raggiunta tale posizione dovrebbe bloccarsi di colpo, con logoramento delle parti meccaniche.
Quindi secondo me l'AF, una volta che ha raggiunto una certa posizione sufficientemente vicina alla posizione giusta, non misura più ma calcola la rotazione da dare e la effettua frenando gradatamente. In questa ultima parte del processo ci possono essere gli errori.
Queste sono solo supposizioni basate su quel poco che si trova in rete sul funzionamento dell'AF.
Se fosse così forse potrebbero fornire due possibilità di messa a fuoco fra le quali poter scegliere: una veloce e meno precisa, ed una più lenta ma più precisa, che segua la distanza delle fasi fino alla fine.
Quindi secondo me l'AF, una volta che ha raggiunto una certa posizione sufficientemente vicina alla posizione giusta, non misura più ma calcola la rotazione da dare e la effettua frenando gradatamente. In questa ultima parte del processo ci possono essere gli errori.
Queste sono solo supposizioni basate su quel poco che si trova in rete sul funzionamento dell'AF.
Se fosse così forse potrebbero fornire due possibilità di messa a fuoco fra le quali poter scegliere: una veloce e meno precisa, ed una più lenta ma più precisa, che segua la distanza delle fasi fino alla fine.
Mi sembra una spiegazione plausibile, e condivido anche l'idea di una seconda modalità, più lenta e precisa, di funzionamento dell'AF.
Ricordiamoci sempre lo scopo per cui è nata questa tecnologia AF... la fotografia d'azione e sportiva. Per la massima precisione, come declamavano (in deserto...) Leitz e Zeiss all'epoca, non c'era che la manuale...
F.
Si, è quello che intendevo.
Il secondo sistema, più lento e più preciso esiste già. E' il sistema a rilevamento di contrasto e non di fase.
Il motore supera il punto migliore dopodichè torna indietro sul punto preciso.
Non potendo capire in che direzione andare, come fa il sistema a controllo di fase, capita che il motore parta nella direzione inversa e debba arrivare a fine corsa per poi tornare indietro e individuare finalmente il punto giusto, superarlo di poco per tornare indietro di quel poco che serve.
Quando lo specchio è sollevato e l'AF a controllo di fase non può più funzionare, mi sembra che intervenga proprio questo tipo di sistema.
E' quello usato nella modalità "live".
Non so dove effettui la lettura, non vorrei dire una cavolata ma forse proprio direttamente sull'immagine finale, via software.
Del resto lo specchio è sollevato e quindi sono precluse sia la via al modulo AF che quella del vetrino smerigliato.
Comunque Improponibile nella fotografia d'azione.
Rimane il quesito di come mai ci siano discrepanze con le ottiche manuali.....
Fili.
Il secondo sistema, più lento e più preciso esiste già. E' il sistema a rilevamento di contrasto e non di fase.
Il motore supera il punto migliore dopodichè torna indietro sul punto preciso.
Non potendo capire in che direzione andare, come fa il sistema a controllo di fase, capita che il motore parta nella direzione inversa e debba arrivare a fine corsa per poi tornare indietro e individuare finalmente il punto giusto, superarlo di poco per tornare indietro di quel poco che serve.
Quando lo specchio è sollevato e l'AF a controllo di fase non può più funzionare, mi sembra che intervenga proprio questo tipo di sistema.
E' quello usato nella modalità "live".
Non so dove effettui la lettura, non vorrei dire una cavolata ma forse proprio direttamente sull'immagine finale, via software.
Del resto lo specchio è sollevato e quindi sono precluse sia la via al modulo AF che quella del vetrino smerigliato.
Comunque Improponibile nella fotografia d'azione.
Rimane il quesito di come mai ci siano discrepanze con le ottiche manuali.....
Fili.
Si, è quello che intendevo.
Il secondo sistema, più lento e più preciso esiste già. E' il sistema a rilevamento di contrasto e non di fase.
Il motore supera il punto migliore dopodichè torna indietro sul punto preciso.
Non potendo capire in che direzione andare, come fa il sistema a controllo di fase, capita che il motore parta nella direzione inversa e debba arrivare a fine corsa per poi tornare indietro e individuare finalmente il punto giusto, superarlo di poco per tornare indietro di quel poco che serve.
Quando lo specchio è sollevato e l'AF a controllo di fase non può più funzionare, mi sembra che intervenga proprio questo tipo di sistema.
E' quello usato nella modalità "live".
Non so dove effettui la lettura, non vorrei dire una cavolata ma forse proprio direttamente sull'immagine finale, via software.
Del resto lo specchio è sollevato e quindi sono precluse sia la via al modulo AF che quella del vetrino smerigliato.
Comunque Improponibile nella fotografia d'azione.
Rimane il quesito di come mai ci siano discrepanze con le ottiche manuali.....
Fili.
Il secondo sistema, più lento e più preciso esiste già. E' il sistema a rilevamento di contrasto e non di fase.
Il motore supera il punto migliore dopodichè torna indietro sul punto preciso.
Non potendo capire in che direzione andare, come fa il sistema a controllo di fase, capita che il motore parta nella direzione inversa e debba arrivare a fine corsa per poi tornare indietro e individuare finalmente il punto giusto, superarlo di poco per tornare indietro di quel poco che serve.
Quando lo specchio è sollevato e l'AF a controllo di fase non può più funzionare, mi sembra che intervenga proprio questo tipo di sistema.
E' quello usato nella modalità "live".
Non so dove effettui la lettura, non vorrei dire una cavolata ma forse proprio direttamente sull'immagine finale, via software.
Del resto lo specchio è sollevato e quindi sono precluse sia la via al modulo AF che quella del vetrino smerigliato.
Comunque Improponibile nella fotografia d'azione.
Rimane il quesito di come mai ci siano discrepanze con le ottiche manuali.....
Fili.
Sì esatto, credo legga direttamente sul sensore Ed è lento perché Nikon non è certo all'avanguardia su questo tipo di sistemi: sulle mirrorless la maf direttamente sul sensore è la norma, ed è il motivo per cui penso con un po' di dispiacere che, in futuro, queste potranno arrivare a soppiantare le reflex (maf veloce ma ultraprecisa appunto perché fatta direttamente sul sensore, senza le tolleranze di cui parliamo).
Attualmente, che io sappia, la velocità non è ancora ai livelli delle nostre classiche reflex, ma ci si sta avvicinando, generazione dopo generazione.
Ora, tornando appunto alle nostre classiche reflex, sulle quali questo sistema non è adottabile se non alzando lo specchio per usare il LV, io penso che ci sarebbe però lo spazio per una modalità sempre a rilevamento di fase, ma più lenta e accurata, che riverifichi la nitidezza come suggeriva Roberto, da usare per scatti in cui non è importante la rapidità ma la precisione. Anche perché altrimenti non capisco come l'AF possa essere all'altezza di fotocamere con densità sempre maggiore di pixel utilizzate ormai spessissimo a tutt'apertura (per la moda imperante dello sfocato).
F.
Si, è quello che intendevo.
Il secondo sistema, più lento e più preciso esiste già. E' il sistema a rilevamento di contrasto e non di fase.
Il motore supera il punto migliore dopodichè torna indietro sul punto preciso.
Non potendo capire in che direzione andare, come fa il sistema a controllo di fase, capita che il motore parta nella direzione inversa e debba arrivare a fine corsa per poi tornare indietro e individuare finalmente il punto giusto, superarlo di poco per tornare indietro di quel poco che serve.
Quando lo specchio è sollevato e l'AF a controllo di fase non può più funzionare, mi sembra che intervenga proprio questo tipo di sistema.
E' quello usato nella modalità "live".
Non so dove effettui la lettura, non vorrei dire una cavolata ma forse proprio direttamente sull'immagine finale, via software.
Del resto lo specchio è sollevato e quindi sono precluse sia la via al modulo AF che quella del vetrino smerigliato.
Comunque Improponibile nella fotografia d'azione.
Rimane il quesito di come mai ci siano discrepanze con le ottiche manuali.....
Fili.
Il secondo sistema, più lento e più preciso esiste già. E' il sistema a rilevamento di contrasto e non di fase.
Il motore supera il punto migliore dopodichè torna indietro sul punto preciso.
Non potendo capire in che direzione andare, come fa il sistema a controllo di fase, capita che il motore parta nella direzione inversa e debba arrivare a fine corsa per poi tornare indietro e individuare finalmente il punto giusto, superarlo di poco per tornare indietro di quel poco che serve.
Quando lo specchio è sollevato e l'AF a controllo di fase non può più funzionare, mi sembra che intervenga proprio questo tipo di sistema.
E' quello usato nella modalità "live".
Non so dove effettui la lettura, non vorrei dire una cavolata ma forse proprio direttamente sull'immagine finale, via software.
Del resto lo specchio è sollevato e quindi sono precluse sia la via al modulo AF che quella del vetrino smerigliato.
Comunque Improponibile nella fotografia d'azione.
Rimane il quesito di come mai ci siano discrepanze con le ottiche manuali.....
Fili.
La rilevazione del contrasto avviene proprio sul sensore ed è però estremamente lenta e naturalmente ti oscura il mirino, io mi auspicavo una messa a fuoco automatica con la modalità della fase, ma solamente più precisa anche a scapito della velocità.
Riguardo alle ottiche manuali, le piccole differenze fra obiettivi del punto migliore per la messa a fuoco all'interno del range di accensione del pallino, sono effettivamente strane.
Mi è venuta in mente una sola spiegazione, forse è un po' forzata ma ve la sottopongo egualmente:
ho letto in rete che i sensori dell'AF, per come sono posizionati, intercettano solo una parte dei raggi che invece raggiungono il sensore, cioè è come se facessero la misurazione con il diaframma più chiuso della TA. Quindi, se per esempio con due obiettivi f/1.4 in realtà mettiamo a fuoco per un'apertura f/2.8 (per effetto di come lavora il sistema di rilevazione delle fasi), se scattiamo a TA e se uno di questi soffre di "focus shift", questo produrrà una foto leggermente sfocata, se invece scattiamo a f/2.8 entrambe le foto saranno perfettamente a fuoco. Questa differenza, cioè il grado di focus shift che i vari obiettivi presentano, potrebbe essere la causa delle piccole differenze di posizione (rispetto al range di accensione del pallino verde) del punto di miglior fuoco.