Mi ricordo, quando ero un ragazzino, che negli anni 60 andava di moda questo aggeggio:
il Viewmaster:
Praticamente era un visore di foto (dia) in 3D. Ci si metteva dentro un disco con foto che di solito erano brevi storielle per ragazzi e la immagini si vedevano in 3D. daltronde anche anni prima erano stati vatti aggeggi del genere che pero' non anno avuto tanto successo.
Un paio di anni fa al Tokina la Fuji presento' questa compatta digitale capace di fotografare in 3D e anche di visualizzare la foto tridimensionale nel suo monitor senza ausilio di occhialini...
Non so poi che fine ha fatto questo progetto....ma se la tecnologia attuale permette di fare un film in 3D come Avatar...non credo sia impossibile fare una compattona biottica digitale con milioni di megapixel per foto 3D da guardare poi nel computer con un apposito programma che sdoppia l'immagine che poi si possa vedere o con il classici occhialini o anche senza...
Il problema e' anche un'altro, pero', una cosa del genere che mercato avrebbe?????
Francesco Martini
Dimenticavo di dire..che talvolta te tecniche troppo innovative fanno sovente dei bei "FLOP"...
Vi ricordate che fine fece(in campo musicale) l'innovativa "quadrifonia" neglia anni 70????.....un bel Flop!!!
e che fine fara' adesso il dolby surround 5.1..????..che per "ascoltarlo"...ti vendono anche sistemi di 5 casse a poche decine di euro????
Francesco Martini
Anche io da bambino avevo un visore simile e restavo sbalordito. Circa di 10 anni fa un amico aveva un caschetto per giocare in 3d. Purtroppo il maggior problema era che dopo qualche minuto veniva mal di mare, e l'oggetto sparì dal mercato.
Le nuove tecnologie oltre ad essere innovative devono essere presentate al momento giusto e supportate adeguatamente.
Non a caso il 3D nel cinema e` stato inventato negli anni '50 quando si usavano gli occhialini rossi e blu ma non e` mai riuscito ad imporsi per gli svantaggi che aveva (colori alterati e mal di testa provocato dall'uso prolungato degli occhialini). L'uso degli occhiali con lenti polarizzate ha risolto molti problemi, anche se non tutti, quelli ad atturatore lcd vanno ancora meglio, ma fino ad oggi i film tanto pubblicizzati "in 3D" in realta` contenevano solo qualche sequenza ad effetto (palline lanciate verso lo spettatore, qualche oggetto che "usciva dallo schermo") ma alla fine il film poteva essere visto come un film normale.
Cameron con Avatar ha cambiato il modo di pensare i film 3D, la tecnologia gli ha permesso di fare quello che aveva in mente e il risultato sembra sia molto gradito (basta vedere gli incassi...).
Probabilmente anche la quadrifonia quando e` stata presentata non veniva sfruttata a dovere, oggi il dolby surround 5.1 sui film di nuova generazione produce effettivamente effetti notevoli (io a casa ho addirittura un impianto 7.1 ma finora sono pochissimi i film che lo utilizzano...).
Una compatta per foto in 3D non penso sia difficile da realizzare, ma vedere poi la foto tridimensionale implica necessariamente l'uso di un computer e che questo sia dotato di una scheda video capace di pilotare gli occhialini ad otturatore lcd, ce ne sono alcune ma un po' per il costo elevato un po' per le poche applicazioni finora disponibili non sono molto diffuse.
Ora che e` esplosa la Avatar mania probabilmente in pochi mesi tutte le tecnologie saranno molto piu` pubblicizzate e inserite sui pc standard e magari tra qualche anno sara` normale fare foto tridimensionali, e qui sul forum si discutera` di una D6/D7 con doppio obiettivo (non voglio pensare alla spesa per le ottiche! )
Potete, per cortesia, brevemente spiegarmi con che tecnologia è stato girato "Avatar"?
Sinceramente me ne sono interessato molto poco, pensavo con l'ausilio di due filtri polarizzati disposti a 90° l'uno rispetto all'altro, e lo stesso per quanto riguarda gli occhiali per vederlo (lenti polarizzate).
Ciao.
quanti ricordi il Viewmaster. per qualche secondo sono tornato bambino. oops sono un pò vecchio.
grazie
ciao
andrea
@ bluemax: Grazie,come ripeto non me ne sono interessato molto, per cui ti ringrazio per la delucidazione.
Vediamo se ho capito bene, si girano in pratica due film, (come del resto si è sempre dovuto fare per avere un film o una foto 3d) poi si proiettano i vari frame alternandoli, immagino quindi al posto dei 23 o 24 ft/sec (non mi ricordo più bene quanti sono) in questo caso diventeranno il doppio.
I nostri occhi ne vedranno ne vedranno sempre 23 ft/s cadauno, mentre il nostro cervello vedendone 46 riuscirà a ricostruire il movimento (come accade normalmente quando osserviamo un film) e a ricostruire la terza dimensione.
Ho capito bene?
Per quanto riguarda la telecamera, butto un'ipotesi : visto che le lenti sono due, separate in modo tradizionale, per poter utilizzare lo stesso sensore penso sia neccessario, oltre ad alternare le riprese, utilizzare un programma per ricomporre le immagini senza distorsioni. Boh ?
Ciao a tutti.
@Photofinisher:
Si, hai ragione, in effetti non si e` limitato ad usare due cineprese ma ne ha proprio inventate di nuove.
@Giordy 58:
Il film in effetti e` registrato a 48 fotogrammi al secondo e poi in realta` ogni occhio ne vede 24 come in un film normale. Poi ci pensa il processore piu` evoluto che c'e` sul mercato (il nostro cervello ) a ricostruire il tutto.
Tra l'altro io pensavo che un film del genere avesse una risoluzione altissima, invece ho letto che sono 2048 x 858 pixel, in pratica 1,7megapixel, molto meno di una compattina! Pensare che e` proiettato su schermi che possono arrivare a 30m di lunghezza vuol dire che ogni pixel e` circa 1,5 cm.
Vabbe` che lo schermo lo si vede ad una certa distanza, ma per i maniaci dei megapixel e` un grosso colpo
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