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NikonClub.it Community _ Tech Reference _ [DSLR] - Messa A Fuoco O Nitidezza ?

Inviato da: Giuseppe Maio il Jul 23 2005, 01:08 PM

Alla luce delle discussioni nate sovente,

circa la messa a fuoco in genere intendo sottolineare alcune variabili emerse.
In una ottimale messa a fuoco sia essa fatta manualmente sia fatta dall'automatismo di messa a fuoco, ricerchiamo il punto di massima nitidezza ottenibile in quelle condizioni di luce, di diaframma e di obiettivo.

Molto spesso si vedono infatti confusi i due aspetti che concorrono assieme alla nitidezza percepita a monitor ma portata da cose diverse. L'autofocus della fotocamera può "solo" ricercare il punto di massima nitidezza ed i risultati visivi saranno influenzati dagli aspetti ottici (comprese le aberrazioni cromatiche più o meno marcate), dal tempo di posa (in digitale i tempi lunghi aggiungono il disturbo "Noise"), dal diaframma ed anche dall'eventuale presenza di micromosso che con risoluzioni ed ingrandimenti elevati diviene molto più visibile.

Per ciò che riguarda l'obiettivo divengono anche maggiormente percettibili eventuali disassamenti ottici che su obiettivi "caduti" o con giochi apportati dall'usura possono portare alla differente nitidezza distribuita sul fotogramma. Ecco perchè mi sono sempre dichiarato contrario sui filtri di protezione messi davanti alla lente frontale (che abbasano peraltro la nitidezza generale aggiungendo maggiori possibilità di riflessi ed abbassamento di contrasto).
In queste frasi ne faccio ovviamente una mera generalizzazione.

La messa a fuoco non può che operare su un solo asse (a parte obiettivi che consentono il basculaggio) e focheggiando su un ipotetico muro si potrà ottenere il "parallelismo perfetto" muro/sensore solo con un preciso e millimetrico allineamento ma anche solo se ogni lente dell'obiettivo risulta perfettamente perpendicolare all'asse ottico (o se si preferisce, parallela ai piani muro/sensore). Resta inteso che un qualunque obiettivo manifesta qualità superiori solo nel centro del fotogramma e producendo variabili in base al diaframma di lavoro.

Quanto sopra descritto non è causa del digitale e delle risoluzioni sempre più elevate in gioco ma cosa "normale" da sempre solo che in pellicola in pochi si accingevano a guardare i negativi al microscopio (con lo Zoom di Photoshop e le risoluzioni pari o superiori a 10MP si ottengono ingrandimenti da microscopio appunto). Con le risoluzioni in campo oggi divengono più visibili molti "limiti" o difetti ottici ma, come prima, visibili talvolta solo virtualmente o comunque solo ad ingrandimenti che un tempo non si richiedevano nemmeno al formato 24x36.

Poi si aggiungono le variabili digitali.

La nitidezza percepita è anche influenzata dal formato di salvataggio usato e dal "motore" di costruzione file. In allegato troverete un file gif (per ottenere la compressione colore ma non il dettaglio che resta tale come in un tiff). A parità di obiettivo e quindi di scatto possiamo ottenere nitidezze diverse. Noterete che un jpeg ottenuto in Nikon Capture da un RAW, potrà essere più nitido di un jpeg "on-camera" anche adottando le stesse impostazioni di nitidezza. Nikon Capture permette anche maggiori nitidezze grazie alla preziosa funzione di controllo aberrazioni cromatiche che "elimina" il "problema" alla radice e cioè rimuovendo lo sfalsamento cromatico anche minimo, prima della costruzione immagine.

Nel file allegato si nota anche palesemente quanto il diaframma influisca sulla nitidezza percepita oltre che, ovviamente, sulla profondità di campo.

Giuseppe Maio
www.nital.it

PS: suggerisco di scaricare l'allegato e visionarlo al 100% con un monitor impostato sulla sua risoluzione nativa. Faccio notare che visionando a monitor (a 72 dpi circa quindi) al 100% un file di una D2x corrisponde a vederne i particolari di una ipotetica stampa di un metro per un metro e mezzo.


 

Inviato da: paolodes il Jul 23 2005, 01:20 PM

Chiarissimo. Grazie.

Inviato da: Daniele R. il Jul 23 2005, 01:21 PM

Ottimo intervento chiarificatore di taluni aspetti che spesso vengono confusi per semplice inesperienza.

L'esempio allegato poi toglie ogni possibile dubbio in proposito e non fa altro che farci esclamare: "NEF sempre e comunque!!"

P.S. proporrei di mettere in evidenza questa discussione

Inviato da: Boscacci il Jul 23 2005, 01:28 PM

QUOTE(Daniele R. @ Jul 23 2005, 02:21 PM)
P.S. proporrei di mettere in evidenza questa discussione
*




Sono della stessa opinione ! Pollice.gif

Inviato da: cratty il Jul 23 2005, 01:41 PM

Ottimo!
Grazie Big Maio.
Saluti

Inviato da: Falcon58 il Jul 23 2005, 01:53 PM

Concordo con Daniele e Boscacci, riguardo il mettere la discussione in evidenza; hai visto mai che certe discussioni non nascano più?

Grazie Beppe per l'accuratezza con cui, come sempre hai affrontato l'argomento.

Ciao

Luciano

Inviato da: zinalit il Jul 23 2005, 03:37 PM

QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 23 2005, 01:08 PM)
Alla luce delle discussioni nate sovente,

circa la messa a fuoco in genere intendo sottolineare ......
*



Decisamente superba la capacità di sintesi e chiarezza concettuale.
Ho le idee sicuramente molto piu' chiare.
Grazie per il prezioso intervento.

Tiziano

Inviato da: @ssembl@tore il Jul 23 2005, 03:49 PM

Grazie sig Maio. smile.gif

Inviato da: gae.cassano il Jul 23 2005, 03:56 PM

guru.gif I tuoi interventi sono sempre di vitale importanza, confermando naturalmente la necessità di fotografare sempre in NEF. grazie.gif

Inviato da: alex69 il Jul 23 2005, 10:19 PM

mi accodo in tutto e per tutto.
grazie

Inviato da: robyt il Jul 23 2005, 10:34 PM

Discussione sicuramente da mettere in evidenza.

p.s.
Il JPEG danneggia gravemente te e chi ti sta intorno laugh.gif


Inviato da: Marco Negri il Jul 24 2005, 07:54 AM

QUOTE(Daniele R. @ Jul 23 2005, 01:21 PM)
P.S. proporrei di mettere in evidenza questa discussione
*




Non posso che esaudire la dovuta richiesta.

Un argomento interessante cui, invito gli Utenti ad una attenta lettura.

Un cordiale saluto.

Inviato da: amosf@email.it il Jul 24 2005, 10:45 AM

Grazie Maio avevo aperto un 3d su un dubbio di messa a fuoco ma con questo articolo mi ha dato ogni risposta
Grazie Nital

Inviato da: micro il Jul 25 2005, 07:01 AM

Fin dal primo momento ho seguito le istruzioni dell'Ing.Maio,grazie ai suoi consigli non ho mai avuto problemi,per cui continuo a seguirli imperterrito.
grazie.gif

ciao
micro

Inviato da: gbagion@tin.it il Jul 25 2005, 08:24 AM

Grazie, ne farò come sempre "tesoro".

Inviato da: kurtz il Jul 25 2005, 09:34 AM

Chiaro e sintetico ..... come sempre.
Grazie.

Inviato da: intercable il Jul 25 2005, 09:56 AM

considerando la mia inesperienza mi hai chiarito molte cose,
ho una domanda però, scattando in NEF, con photoshop riesco ad aprirle?
grazie
tongue.gif

Inviato da: oesse il Jul 25 2005, 10:01 AM

con il CS2 puoi aprire i NEF anche della D2X. Ma, detto tra noi, te lo sconsiglio. Capture lavora molto meglio di PShop!

.oesse.

Inviato da: Fabio Blanco il Jul 25 2005, 10:28 AM

Grazie alla D2X e alla sua risoluzione, ho potuto accorgermi di un guasto al mio 300 f/4, probabilmente avuto a seguito di una caduta un anno fa.
Con la risoluzione della D70 questo non era emerso e l'area di massima nitidezza corrispondeva al punto utilizzato come riferimento AF (i 6Mp di risoluzione aumentano la profondità di campo percepita), ma con la D2X e i suoi 12.4Mp ho notato un leggero spostamento del punto della percezione di nitidezza in avanti (fenomeno che si evidenziava man mano che il soggetto ritratto si trovava a distanza maggiore).

Inizialmente, essendo la D2X l'unica variabile introdotta dal momento dell'incidente, diedi la colpa alla D2X, ma dopo un controllo effettuato con il super disponibile Giuseppe Maio a Torino, risultò il danno sopportato dal 300 f/4 durante la caduta.

Morale... La D2X con i suoi Mp. di risoluzione è una brutta gatta da pelare anche se si conosce la fotografia, le nuove variabili introdotte non sempre sono facili da addomesticare.

P.s. : il 300 f/4 è ora in LTR nelle amorevole mani di un tecnico che gli garantirà le dovute cure.


 

Inviato da: Fabio Blanco il Jul 25 2005, 01:04 PM

Nello scatto, su allegato, si può notare come la percezione di nitidezza nella foto sia appena avanti al soggetto preso come riferimento (il colombo).

Lo stesso scatto con una macchina con una quantità di pixel a disposizione inferiore avrebbe esteso la zona di percezione della nitidezza anche al colombo preso come punto di riferimento dell'AF.

Il sistema AF al contrario di noi non è percettivo, ma oggettivo: ecco perchè la stessa ottica ci può dare rese diverse se utilizzati su corpi diversi (parlando di digitale). Corpi professionali implicano estreme conoscenze del mezzo proprio per non attribuire comportamenti e rese ai "veri colpevoli".

P.s. ATTENZIONE a volte i "veri colpevoli" siamo noi.

Inviato da: robyt il Jul 25 2005, 03:13 PM

QUOTE(Fabio Blanco @ Jul 25 2005, 11:28 AM)
Grazie alla D2X e alla sua risoluzione, ho potuto accorgermi di un guasto al mio 300 f/4, probabilmente avuto a seguito di una caduta un anno fa.
Con la risoluzione della D70 questo non era emerso e l'area di massima nitidezza corrispondeva al punto utilizzato come riferimento AF (i 6Mp di risoluzione aumentano la profondità di campo percepita), ma con la D2X e i suoi 12.4Mp ho notato un leggero spostamento del punto della  percezione di nitidezza in avanti (fenomeno che si evidenziava man mano che il soggetto ritratto si trovava a distanza maggiore)..............
*



QUOTE
.....Lo stesso scatto con una macchina con una quantità di pixel a disposizione inferiore avrebbe esteso la zona di percezione della nitidezza anche al colombo preso come punto di riferimento dell'AF.



Scusa Fabio,
ma da quanto scrivi capisco che una maggiore risoluzione diminuisce la profondità di campo......e la cosa mi lascia perplesso.
Potresti per favore spiegare meglio il concetto.
Grazie.



Inviato da: Giuseppe Maio il Jul 25 2005, 04:27 PM

QUOTE(robyt @ Jul 25 2005, 03:13 PM)
ma da quanto scrivi capisco che una maggiore risoluzione diminuisce la profondità di campo......e la cosa mi lascia perplesso.
*


Giusto per non seminare ingiustificati "allarmismi"...

La risoluzione in gioco NON cambia gli aspetti ottici di profondità di campo. La maggiore densità rende invece diversa la percezione di campo nitido percepita a monitor all'interno di essa. Una più fine lettura permette congiuntamente un maggiore possibile ingrandimento in esso effettuato facilmente con Photoshop rendendo, soprattutto a diaframmi tutti aperti, una meno confusa individuazione dell'estensione.

Giuseppe Maio
www.nital.it

PS: Spero di aver correttamente "interpretato" il pensiero di Fabio.
Se così non fosse non me ne voglia...

Inviato da: robyt il Jul 25 2005, 05:01 PM

QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 25 2005, 05:27 PM)
Giusto per non seminare ingiustificati "allarmismi"...
La risoluzione in gioco NON cambia gli aspetti ottici di profondità di campo. ................
*

Come sempre preciso e tempestivo Beppe.
Grazie per l'intervento.



Inviato da: Fabio Blanco il Jul 25 2005, 06:56 PM

QUOTE(robyt @ Jul 25 2005, 06:01 PM)
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 25 2005, 05:27 PM)
Giusto per non seminare ingiustificati "allarmismi"...
La risoluzione in gioco NON cambia gli aspetti ottici di profondità di campo. ................
*

Come sempre preciso e tempestivo Beppe.
Grazie per l'intervento.
*

Beppe ha perfettamente centrato il nocciolo del discorso.


Infatti la dove era necessario ho sempre inserito la parola "percepita" che ben identifica un valore soggettivo da uno oggettivo:
QUOTE
(i 6Mp di risoluzione aumentano la profondità di campo percepita)
QUOTE
.....Lo stesso scatto con una macchina con una quantità di pixel a disposizione inferiore avrebbe esteso la zona di percezione della nitidezza anche al colombo preso come punto di riferimento dell'AF.

in più ho cercato di puntualizzare il tutto con un approfondimento:
QUOTE
Il sistema AF al contrario di noi non è percettivo, ma oggettivo: ecco perchè la stessa ottica ci può dare rese diverse se utilizzati su corpi diversi


Spero che con tali chiarimenti siano ben espresse ed evidenti le variabili in gioco.

Ribadisco, come detto da Beppe, che il tutto è ora, con il digitale, più facile da individuare (ed esasperare), osservando gli scatti a monitor con ingrandimento pari al 100% (ma badate ben di avere la risolzione del monitor settata sul valore nativo). Quanti di noi osservavano le pellicole al microscopio prima? Se lo avessimo fatto sarebbe stato come vedere i files della D2X al 100%.

Inviato da: gvaccari il Aug 3 2005, 06:16 PM

QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 23 2005, 01:08 PM)
... Nikon Capture permette anche maggiori nitidezze grazie alla preziosa funzione di controllo aberrazioni cromatiche che "elimina" il "problema" alla radice e cioè rimuovendo lo sfalsamento cromatico anche minimo, prima della costruzione immagine. ....
*



Caro Ing. Maio,
mi ha colpito molto la citazione della funzione di controllo dell'aberrazione cromatica di Capture !

Non sono riuscito a trovare nulla in merito sul manuale.
Puo' dare qualche dettaglio in piu' ?

Grazie,

Giovanni Vaccarino

Inviato da: robyt il Aug 3 2005, 06:26 PM

QUOTE(gvaccari @ Aug 3 2005, 07:16 PM)
.......mi ha colpito molto la citazione della funzione di controllo dell'aberrazione cromatica di Capture !
Non sono riuscito a trovare nulla in merito sul manuale.
Puo' dare qualche dettaglio in piu' ?
Grazie,
*


Dai un'occhiata http://www.nital.it/forum/index.php?showtopic=17448&view=findpost&p=221625
ciao.

Inviato da: Giuseppe Maio il Aug 9 2005, 03:29 PM

Tolgo dall'evidenza la discussione che sembra essere passata di moda.

Spero che si riesca a risollevare quando in futuro risulterà necessario.

Giuseppe Maio
www.nital.it

Inviato da: Daniele R. il Aug 9 2005, 03:44 PM

E' curioso notare che non appena una discussione viene posta in evidenza, perda inevitabilmente di interesse. blink.gif Un vero peccato

Inviato da: Giuseppe Maio il Aug 9 2005, 03:48 PM

QUOTE(Daniele R. @ Aug 9 2005, 03:44 PM)
E' curioso notare che non appena una discussione viene posta in evidenza, perda inevitabilmente di interesse.  blink.gif Un vero peccato
*


Sì... è davvero incredibile ma vero.
Cercheremo nel limite del possibile anche percorribili soluzioni.

Per ora constatiamo una realtà.

Giuseppe Maio
www.nital.it

Inviato da: salvatore_ il Aug 9 2005, 03:53 PM

...

penso che sia anche il periodo ...
e mi spiego ... è estate e parecchi sono in vacanza ...
si ci sono cmq parecchi accessi ma vedo sempre gli stessi nomi ...
vedrete che ora che tutti torneranno a regime ritornerà di moda tutto !!!

...

Inviato da: robyt il Aug 9 2005, 09:16 PM

QUOTE(Giuseppe Maio @ Aug 9 2005, 04:29 PM)
Tolgo dall'evidenza la discussione che sembra essere passata di moda.

Spero che si riesca a risollevare quando in futuro risulterà necessario.

Giuseppe Maio
www.nital.it
*


Io l'avrei lasciata!
Il fatto che non vi siano stati ulteriori commenti significa solo che le spiegazioni date sono complete ed esaustive.
Ripensaci. wink.gif
Roberto

Inviato da: Giuseppe Maio il Aug 10 2005, 08:52 AM

QUOTE(robyt @ Aug 9 2005, 09:16 PM)
...Il fatto che non vi siano stati ulteriori commenti significa solo che le spiegazioni date sono complete ed esaustive...
*


La sezione in evidenza è un po' troppo affollata.
Tra il bianco ed il nero abbiamo anche il grigio e noi lo pesiamo con precisione usando il densitometro...

Ho quindi linkato questa discussione a quella attualmente in evidenza.

http://www.nital.it/forum/index.php?showtopic=19992

Compromesso accettabile ?

Grazie,

Giuseppe Maio
www.nital.it

Inviato da: studioraffaello il Aug 10 2005, 09:03 AM

chissa' perche'......
vedo tantissima gente che appena fatto uno scatto si precipita sul cursore dello zoom e via........al 200 300 per cento ed oltre.........a cercare difetti.....
che poi spesso diventano solo ..paranoie.......la storia del back focus......insegna....

Inviato da: robyt il Aug 10 2005, 09:27 PM

QUOTE(Giuseppe Maio @ Aug 10 2005, 09:52 AM)
Compromesso accettabile ?
*

Pollice.gif

Inviato da: mbfoto il Nov 2 2005, 01:22 AM

Il Fumo fa male! :-)
Ottimo esempio molto esplicativo.


Inviato da: maxbobo il Nov 4 2005, 11:17 PM

QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 23 2005, 01:08 PM)
Alla luce delle discussioni nate sovente,

circa la messa a fuoco in genere intendo sottolineare alcune variabili emerse.
In una ottimale messa a fuoco sia essa fatta manualmente sia fatta dall'automatismo di messa a fuoco, ricerchiamo il punto di massima nitidezza ottenibile in quelle condizioni di luce, di diaframma e di obiettivo.

Molto spesso si vedono infatti confusi i due aspetti che concorrono assieme alla nitidezza percepita a monitor ma portata da cose diverse. L'autofocus della fotocamera può "solo" ricercare il punto di massima nitidezza ed i risultati visivi saranno influenzati dagli aspetti ottici (comprese le aberrazioni cromatiche più o meno marcate), dal tempo di posa (in digitale i tempi lunghi aggiungono il disturbo "Noise"), dal diaframma ed anche dall'eventuale presenza di micromosso che con risoluzioni ed ingrandimenti elevati diviene molto più visibile.

Per ciò che riguarda l'obiettivo divengono anche maggiormente percettibili eventuali disassamenti ottici che su obiettivi "caduti" o con giochi apportati dall'usura possono portare alla differente nitidezza distribuita sul fotogramma. Ecco perchè mi sono sempre dichiarato contrario sui filtri di protezione messi davanti alla lente frontale (che abbasano peraltro la nitidezza generale aggiungendo maggiori possibilità di riflessi ed abbassamento di contrasto).
In queste frasi ne faccio ovviamente una mera generalizzazione.

La messa a fuoco non può che operare su un solo asse (a parte obiettivi che consentono il basculaggio) e focheggiando su un ipotetico muro si potrà ottenere il "parallelismo perfetto" muro/sensore solo con un preciso e millimetrico allineamento ma anche solo se ogni lente dell'obiettivo risulta perfettamente perpendicolare all'asse ottico (o se si preferisce, parallela ai piani muro/sensore). Resta inteso che un qualunque obiettivo manifesta qualità superiori solo nel centro del fotogramma e producendo variabili in base al diaframma di lavoro.

Quanto sopra descritto non è causa del digitale e delle risoluzioni sempre più elevate in gioco ma cosa "normale" da sempre solo che in pellicola in pochi si accingevano a guardare i negativi al microscopio (con lo Zoom di Photoshop e le risoluzioni pari o superiori a 10MP si ottengono ingrandimenti da microscopio appunto). Con le risoluzioni in campo oggi divengono più visibili molti "limiti" o difetti ottici ma, come prima, visibili talvolta solo virtualmente o comunque solo ad ingrandimenti che un tempo non si richiedevano nemmeno al formato 24x36.

Poi si aggiungono le variabili digitali.

La nitidezza percepita è anche influenzata dal formato di salvataggio usato e dal "motore" di costruzione file. In allegato troverete un file gif (per ottenere la compressione colore ma non il dettaglio che resta tale come in un tiff). A parità di obiettivo e quindi di scatto possiamo ottenere nitidezze diverse. Noterete che un jpeg ottenuto in Nikon Capture da un RAW, potrà essere più nitido di un jpeg "on-camera" anche adottando le stesse impostazioni di nitidezza. Nikon Capture permette anche maggiori nitidezze grazie alla preziosa funzione di controllo aberrazioni cromatiche che "elimina" il "problema" alla radice e cioè rimuovendo lo sfalsamento cromatico anche minimo, prima della costruzione immagine.

Nel file allegato si nota anche palesemente quanto il diaframma influisca sulla nitidezza percepita oltre che, ovviamente, sulla profondità di campo.

Giuseppe Maio
www.nital.it

PS: suggerisco di scaricare l'allegato e visionarlo al 100% con un monitor impostato sulla sua risoluzione nativa. Faccio notare che visionando a monitor (a 72 dpi circa quindi) al 100% un file di una D2x corrisponde a vederne i particolari di una ipotetica stampa di un metro per un metro e mezzo.
*




Grazie dei consigli

Max grazie.gif grazie.gif

Inviato da: franco.canacci il Nov 12 2005, 09:49 AM

QUOTE(Fabio Blanco @ Jul 25 2005, 01:04 PM)
Nello scatto, su allegato, si può notare come la percezione di nitidezza nella foto sia appena avanti al soggetto preso come riferimento (il colombo).

Lo stesso scatto con una macchina con una quantità di pixel a disposizione inferiore avrebbe esteso la zona di percezione della nitidezza anche al colombo preso come punto di riferimento dell'AF.

Il sistema AF al contrario di noi non è percettivo, ma oggettivo: ecco perchè la stessa ottica ci può dare rese diverse se utilizzati su corpi diversi (parlando di digitale). Corpi professionali implicano estreme conoscenze del mezzo proprio per non attribuire comportamenti e rese ai "veri colpevoli".

P.s. ATTENZIONE a volte i "veri colpevoli" siamo noi.
*




grazie.gif Grazie Maio come sempre mi fai capire molte cose, in passato mi sono lamentato del 20-2,8 D. con D70 mi devo rimangiare le parole, la colpa è soprattutto della mia poca esperienza, continuerò a seguirvi, è interessante i vostri consigli grazie Maio. grazie.gif grazie.gif grazie.gif Franco Moschino

Inviato da: lucaoms il Nov 12 2005, 10:16 AM

QUOTE(Falcon58 @ Jul 23 2005, 01:53 PM)
Concordo con Daniele e Boscacci, riguardo il mettere la discussione in evidenza; hai visto mai che certe discussioni non nascano più?Grazie Beppe per l'accuratezza con cui, come sempre hai affrontato l'argomento.

Ciao

Luciano
*


grazie.gif

Inviato da: madfab il Nov 14 2005, 01:11 PM

.... ebbene!! .... se avevo ancora dubbi (più che altro economici) sull'acquisto di Nikon Capture la relazione, sempre precisa e chirificatrice dell'ing Maio, ritengo li abbia fugati. Quindi chiudere gli occhi sugli euro da spendere e avanti con l'acquisto del software. Ma in che misura i filtri di protezione possono inficiare la qualità dell'immagine?

Inviato da: bianchiandrea75 il Nov 24 2005, 09:07 PM

QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 23 2005, 01:08 PM)
Alla luce delle discussioni nate sovente,

circa la messa a fuoco in genere intendo sottolineare alcune variabili emerse.
In una ottimale messa a fuoco sia essa fatta manualmente sia fatta dall'automatismo di messa a fuoco, ricerchiamo il punto di massima nitidezza ottenibile in quelle condizioni di luce, di diaframma e di obiettivo.

Molto spesso si vedono infatti confusi i due aspetti che concorrono assieme alla nitidezza percepita a monitor ma portata da cose diverse. L'autofocus della fotocamera può "solo" ricercare il punto di massima nitidezza ed i risultati visivi saranno influenzati dagli aspetti ottici (comprese le aberrazioni cromatiche più o meno marcate), dal tempo di posa (in digitale i tempi lunghi aggiungono il disturbo "Noise"), dal diaframma ed anche dall'eventuale presenza di micromosso che con risoluzioni ed ingrandimenti elevati diviene molto più visibile.

Per ciò che riguarda l'obiettivo divengono anche maggiormente percettibili eventuali disassamenti ottici che su obiettivi "caduti" o con giochi apportati dall'usura possono portare alla differente nitidezza distribuita sul fotogramma. Ecco perchè mi sono sempre dichiarato contrario sui filtri di protezione messi davanti alla lente frontale (che abbasano peraltro la nitidezza generale aggiungendo maggiori possibilità di riflessi ed abbassamento di contrasto).
In queste frasi ne faccio ovviamente una mera generalizzazione.

La messa a fuoco non può che operare su un solo asse (a parte obiettivi che consentono il basculaggio) e focheggiando su un ipotetico muro si potrà ottenere il "parallelismo perfetto" muro/sensore solo con un preciso e millimetrico allineamento ma anche solo se ogni lente dell'obiettivo risulta perfettamente perpendicolare all'asse ottico (o se si preferisce, parallela ai piani muro/sensore). Resta inteso che un qualunque obiettivo manifesta qualità superiori solo nel centro del fotogramma e producendo variabili in base al diaframma di lavoro.

Quanto sopra descritto non è causa del digitale e delle risoluzioni sempre più elevate in gioco ma cosa "normale" da sempre solo che in pellicola in pochi si accingevano a guardare i negativi al microscopio (con lo Zoom di Photoshop e le risoluzioni pari o superiori a 10MP si ottengono ingrandimenti da microscopio appunto). Con le risoluzioni in campo oggi divengono più visibili molti "limiti" o difetti ottici ma, come prima, visibili talvolta solo virtualmente o comunque solo ad ingrandimenti che un tempo non si richiedevano nemmeno al formato 24x36.

Poi si aggiungono le variabili digitali.

La nitidezza percepita è anche influenzata dal formato di salvataggio usato e dal "motore" di costruzione file. In allegato troverete un file gif (per ottenere la compressione colore ma non il dettaglio che resta tale come in un tiff). A parità di obiettivo e quindi di scatto possiamo ottenere nitidezze diverse. Noterete che un jpeg ottenuto in Nikon Capture da un RAW, potrà essere più nitido di un jpeg "on-camera" anche adottando le stesse impostazioni di nitidezza. Nikon Capture permette anche maggiori nitidezze grazie alla preziosa funzione di controllo aberrazioni cromatiche che "elimina" il "problema" alla radice e cioè rimuovendo lo sfalsamento cromatico anche minimo, prima della costruzione immagine.

Nel file allegato si nota anche palesemente quanto il diaframma influisca sulla nitidezza percepita oltre che, ovviamente, sulla profondità di campo.

Giuseppe Maio
www.nital.it

PS: suggerisco di scaricare l'allegato e visionarlo al 100% con un monitor impostato sulla sua risoluzione nativa. Faccio notare che visionando a monitor (a 72 dpi circa quindi) al 100% un file di una D2x corrisponde a vederne i particolari di una ipotetica stampa di un metro per un metro e mezzo.
*


Grazie per l'esauriente spiegazione

Inviato da: cgambelli il Nov 24 2005, 10:31 PM

Grazie Di Maio.
Avevo fatto revisionare la D70 per apparenti problemi di messa a fuoco.
Alla percezione di messa a fuoco perfetta nel mirino si contrapponeva una scarsa messa a fuoco quando aprivo con PS il file a "pixel reali".
Credo di aver avuto una risposta alle mie perplessita di messa a fuoco.
claudio

Inviato da: Luix90 il Dec 6 2005, 05:44 PM

Si parla spesso di risoluzione Nativa del monitor io uso un lacie IV 19pollici ctr ma sul manuale non fa riferimento alla risoluzione nativa mi sapete dire voi come la devo impostare?

Inviato da: robyt il Dec 6 2005, 09:08 PM

Normalmente è la risoluzione massima -non interlacciata- supportata dal monitor.

Inviato da: Luix90 il Dec 6 2005, 11:10 PM

E quindi per il mio monitor????
Attualmente sto usando 1600x1200 , anche il supporto tecnico Lacie non è stato chiaro dicendo che la risoluzione nativa non serve per i monitor CRT ma solo per gli LCD, sarà vero?

Inviato da: robyt il Dec 7 2005, 12:35 AM

Per gli LCD è indispensabile utilizzare la massima risoluzione (nativa) pena l'interpolazione dei pixel e una visione pessima.
I CRT sono più tolleranti ma anche questi hanno una risoluzione "privilegiata".
Il tuo monitor può lavorare sino alla risoluzione di 1920x1440. Se il manuale non riporta una risoluzione preferenziale puoi fare qualche prova. wink.gif

Credo che siamo un pò O.T.
Se hai altre domande puoi aprire un nuovo 3d.
ciao

Inviato da: paolo.torrielli@tiscali.it il Jan 13 2006, 11:10 PM

QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 23 2005, 01:08 PM)
Alla luce delle discussioni nate sovente,

circa la messa a fuoco in genere intendo sottolineare alcune variabili emerse.
In una ottimale messa a fuoco sia essa fatta manualmente sia fatta dall'automatismo di messa a fuoco, ricerchiamo il punto di massima nitidezza ottenibile in quelle condizioni di luce, di diaframma e di obiettivo.

Molto spesso si vedono infatti confusi i due aspetti che concorrono assieme alla nitidezza percepita a monitor ma portata da cose diverse. L'autofocus della fotocamera può "solo" ricercare il punto di massima nitidezza ed i risultati visivi saranno influenzati dagli aspetti ottici (comprese le aberrazioni cromatiche più o meno marcate), dal tempo di posa (in digitale i tempi lunghi aggiungono il disturbo "Noise"), dal diaframma ed anche dall'eventuale presenza di micromosso che con risoluzioni ed ingrandimenti elevati diviene molto più visibile.

Per ciò che riguarda l'obiettivo divengono anche maggiormente percettibili eventuali disassamenti ottici che su obiettivi "caduti" o con giochi apportati dall'usura possono portare alla differente nitidezza distribuita sul fotogramma. Ecco perchè mi sono sempre dichiarato contrario sui filtri di protezione messi davanti alla lente frontale (che abbasano peraltro la nitidezza generale aggiungendo maggiori possibilità di riflessi ed abbassamento di contrasto).
In queste frasi ne faccio ovviamente una mera generalizzazione.

La messa a fuoco non può che operare su un solo asse (a parte obiettivi che consentono il basculaggio) e focheggiando su un ipotetico muro si potrà ottenere il "parallelismo perfetto" muro/sensore solo con un preciso e millimetrico allineamento ma anche solo se ogni lente dell'obiettivo risulta perfettamente perpendicolare all'asse ottico (o se si preferisce, parallela ai piani muro/sensore). Resta inteso che un qualunque obiettivo manifesta qualità superiori solo nel centro del fotogramma e producendo variabili in base al diaframma di lavoro.

Quanto sopra descritto non è causa del digitale e delle risoluzioni sempre più elevate in gioco ma cosa "normale" da sempre solo che in pellicola in pochi si accingevano a guardare i negativi al microscopio (con lo Zoom di Photoshop e le risoluzioni pari o superiori a 10MP si ottengono ingrandimenti da microscopio appunto). Con le risoluzioni in campo oggi divengono più visibili molti "limiti" o difetti ottici ma, come prima, visibili talvolta solo virtualmente o comunque solo ad ingrandimenti che un tempo non si richiedevano nemmeno al formato 24x36.

Poi si aggiungono le variabili digitali.

La nitidezza percepita è anche influenzata dal formato di salvataggio usato e dal "motore" di costruzione file. In allegato troverete un file gif (per ottenere la compressione colore ma non il dettaglio che resta tale come in un tiff). A parità di obiettivo e quindi di scatto possiamo ottenere nitidezze diverse. Noterete che un jpeg ottenuto in Nikon Capture da un RAW, potrà essere più nitido di un jpeg "on-camera" anche adottando le stesse impostazioni di nitidezza. Nikon Capture permette anche maggiori nitidezze grazie alla preziosa funzione di controllo aberrazioni cromatiche che "elimina" il "problema" alla radice e cioè rimuovendo lo sfalsamento cromatico anche minimo, prima della costruzione immagine.

Nel file allegato si nota anche palesemente quanto il diaframma influisca sulla nitidezza percepita oltre che, ovviamente, sulla profondità di campo.

Giuseppe Maio
www.nital.it

PS: suggerisco di scaricare l'allegato e visionarlo al 100% con un monitor impostato sulla sua risoluzione nativa. Faccio notare che visionando a monitor (a 72 dpi circa quindi) al 100% un file di una D2x corrisponde a vederne i particolari di una ipotetica stampa di un metro per un metro e mezzo.
*



Grazie di aver fatto maggiore chiarezza, credo di aver compreso perchè mi ero sentito scoraggiato dai primi risultati con la d200, siccome ho un sensore più definito sono corso subito a ingrandire e effettivamente ho notato una mancanza di nitidezza proprio per tutti questi motivi. Già con la D-100 notando di più il mosso avevo iniziato ad usare il 70-200 sempre con il monopiede, poi sempre con il digitale ho scoperto che avevo un obiettivo oramai compromesso nella qualità da 10 anni di uso intenso. E' probabile che sia il mosso il mio principale problema di nitidezza e non l'autofocus. Da 2 settimane comunque avevo già capito di dover togliere tutti i filtri dagli obiettivi perchè con il filtro avvitato non potevo proprio
pretendere dai miei obiettivil a qualità che avrei desiderato .

Inviato da: vincenzo.franchini@fastwebnet.it il Jan 17 2006, 07:51 PM

A quanto specificato da Maio, vorrei aggiungere qualche riflessione sulle possibilità di escursione del fuoco, da non confondere con la profondità di campo, nel mondo digitale.
Rispetto alla pellicola, il CCD non perdona una posizione di fuoco al di fuori della escursione permessa: pena un "ovattamento" delle immagini e una drastica caduta del contrasto.
A quanto ammonta l'escursione del fuoco nelle nostre macchine?
E'meglio chiarire, prima di tutto, cosa si intende per escursione del fuoco: è quello spazio, equamente diviso, al davanti e dietro la posizione ottimale, nel quale un punto luminoso mantiene le dimensioni e il valore ADU (in soldoni il valore che leggiamo nel singolo pixel) della posizione ottimale.
Ci sono due formule per calcolare questa escursione: una tiene conto della lunghezza d'onda della luce, l'altra, più empirica, tiene conto del rapporto focale e delle dimensioni del pixel. Quest'ultima recita che:
escursione (in micron) = F * dimensione del pixel.
Esempio, per un pixel di 8 micron di lato risulta che:
A F=2 l'escursione possibile è 2*8=16 micron, a F=8 risulta 64 micron e così via.
Tale formula è valida per la lunghezza d'onda del verde: per il rosso possiamo calcolare un'escursione del 20% superiore, per il blu una del 20% inferiore.

Commenti:
- la formula dice che l'escursione è legata in maniera direttamente proporzionale alle dimensioni del pixel, e non alle dimensioni del ccd o alla lunghezza focale dell'obiettivo. Coloro che, quindi, hanno pochi istanti a disposizione per catturare un'immagine irripetibile è bene che scelgano macchine dotate di CCD con pixel grandi. In studio o in laboratorio è bene scegliere obiettivi con grandi ghiere di messe a fuoco e altissime qualità meccaniche, non solo ottiche: nel valutare le immagini scegliere quelle che nel punto di fuoco prescelto presentino i più alti valori numerici nel pixel (a parità di esposizione ecc ecc)
- non fidatevi solo della valutazione visiva a monitor: chi usa il digitale in campo professionale ha un solo modo per valutare un fuoco perfetto: il valore del pixel nel campo interessato. Questa riflessione apre il campo al campionamento: ma questo è un altro discorso.

Grazie a tutti per l'attenzione, sperando di essere stato utile.

Enzo Franchini



Inviato da: giampiv60 il Jan 29 2006, 12:12 PM

Bene, perchè non riesco a convertire (Capture 4.3) uno scatto NEF in JPG ? Non Basta opzionare salva con nome e scegliere il formato JPG? Sto impazzendo!!!

Inviato da: robyt il Jan 29 2006, 03:34 PM

QUOTE(giampiv60 @ Jan 29 2006, 12:12 PM)
Bene, perchè non riesco a convertire (Capture 4.3) uno scatto NEF in JPG ?
*


Se ci spieghi quali difficoltà incontri forse ti si può aiutare. wink.gif

Inviato da: giampiv60 il Jan 29 2006, 04:06 PM

QUOTE(robyt @ Jan 29 2006, 03:34 PM)
Se ci spieghi quali difficoltà incontri forse ti si può aiutare. wink.gif
*


Problema risolto. Credo l'hard disk pieno non permetteva a Capture di ultimare la conversione in JPG. Ho librerato un po' di memoria ed ora si ottengono file JPG da NEF. Grazie

Inviato da: franco.canacci il Feb 11 2006, 08:41 AM

QUOTE(oesse @ Jul 25 2005, 11:01 AM)
con il CS2 puoi aprire i NEF anche della D2X. Ma, detto tra noi, te lo sconsiglio. Capture lavora molto meglio di PShop!

.oesse.
*



Ciao sono d'accordo con te che capture è meglio, il fatto è averlo è mesi che lo aspetto fino a quando ho dovuto rinunciare, in compenso mi sono comperato la D200 che non ci speravo mi arrivasse così in fretta. Ti ricorderai di me sono quel tale che a perso il figlio in un incidente, tu mi ai risposto con diverse frasi che mi anno fatto piacere, ma a parte questo come vedi faccio passi da gigante con la D200, la D70 non la vendo è buona anche lei. Ti saluto e buone foto come tu sai fare, ciao Franco. grazie.gif dry.gif

Inviato da: Giuseppe Maio il Feb 16 2006, 01:37 PM

QUOTE(franco.canacci @ Feb 11 2006, 08:41 AM)
... il fatto è averlo è mesi che lo aspetto fino a quando ho dovuto rinunciare
*


È vero il Nikon Capture non è disponibile su scaffale ma Nital evade settimanalmente molti pezzi. Per verificare lo specifico caso potrà agire come pubblicamente esposto nel http://www.nital.it/forum/index.php?showtopic=25636&view=findpost&p=378999 della dedicata discussione:

http://www.nital.it/forum/index.php?showtopic=25636&st=0

Giuseppe Maio
www.nital.it

Inviato da: jrnik il Feb 21 2006, 08:19 PM

QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 23 2005, 01:08 PM)
Alla luce delle discussioni nate sovente,
*


Scusi la domanda Ing G. Maio...
ma mi preme sapere se le ottiche di fabbricazione Sigma Tamron Tokina, come il 17/70 Sigma, o 28/75 Tamrom ecc.. abilitano tutte le funzioni nelle digitali come le ottiche setie DX o D o G prodotte dalla Nital.
Ho letto in vari post che le funzioni 3d matrix color ed altro sono utilizzabili solo con ottiche serie dx o d o g di casa Nikon ........ E' VERO OPPURE NO ??

LA RINGRAZIO 10000
A PRESTO
Mario J.N.

Inviato da: Giuseppe Maio il Mar 1 2006, 12:00 PM

QUOTE(jrnik @ Feb 21 2006, 08:19 PM)
...mi preme sapere se le ottiche di fabbricazione Sigma Tamron Tokina, come il 17/70 Sigma, o 28/75 Tamrom ecc.. abilitano tutte le funzioni nelle digitali come le ottiche setie DX o D o G prodotte dalla Nital.
Ho letto in vari post che le funzioni 3d matrix color ed altro sono utilizzabili solo con ottiche serie dx o d o g di casa Nikon ........ E' VERO OPPURE NO ??
*


Dipende se le stesse hanno le informazioni elettriche necessarie per dialogare con l'intelligenza Color Matrix 3D Nikon
Ma capirà che questa domanda dovrà porla ai diretti interessati che se producono ottiche "compatibili" devono delle stesse dichiarare in cosa ed a quale livello.

Giuseppe Maio
www.nital.it

Inviato da: Artephoto il Mar 2 2006, 07:53 PM

QUOTE(vincenzo.franchini@fastwebnet.it @ Jan 17 2006, 07:51 PM)
...nel quale un punto luminoso mantiene le dimensioni e il valore ADU
*


Scusa la mia poca cultura sull'argomento cosè questo valore ADU? hmmm.gif

Inviato da: vincenzo.franchini@fastwebnet.it il Apr 22 2006, 06:28 PM

QUOTE(Artephoto @ Mar 2 2006, 07:53 PM)
Scusa la mia poca cultura sull'argomento cosè questo valore ADU? hmmm.gif
*



Come prima cosa mi scuso di non aver notato la tua domanda e di risponderti, conseguentemente, in grave ritardo: capita quando i neuroni della memoria cominciano a zoppicare...

A.D.U. è l'acronimo di Analog-Digital Unit, Unità analogico digitale, il cui valore abbraccia un'escursione numerica che va da 0 al limite di risoluzione del convertitore analogico digitale.
Più semplicemente, in ogni pixel, al termine dell'esposizione, troviamo un numero di elettroni proporzionale alla quantità di luce che il pixel stesso ha raccolto. Dai circuiti elettronici della camera questi elettroni vengono convogliati verso il Convertitore Analogico-Digitale, che è un circuito integrato che provvede a trasformare una tensione (generata dagli elettroni) in una quantità numerica che il computer possa capire. Questi convertitori possono essere a 8, 10, 12, 15, 16...bit, il che significa che possono suddividere un segnale in entrata rispettivamente in 256, 1024, 4096....65536 parti (o unità). Queste unità si chiamano ADU.

Interessante è il cosiddetto gain del convertitore, che indica quanti elettroni sono rappresentati da una singola ADU: se un pixel potesse raccogliere al massimo 50000 elettroni e il Convertitore fosse a 12 bit (4096 ADU), avremmo un gain di 50000/4096= circa 12 elettroni/ADU.

Spero di essere stato chiaro.

Scusa ancora il ritardo.

Enzo Franchini

Inviato da: Artephoto il May 6 2006, 09:01 AM

non preoccuparti del ritardo lo capisco anche io in questo ultimo periodo non ho il tempo d dedicarmi a molte cose che vorrei fare, per la risposta sei stato come sempre molto chiaro , grazie

Inviato da: Andrea.nataloni il Aug 6 2006, 10:05 PM

Vorrei farvi una domanda??Ho letto inizialmente che l'uso dei filtri riduce la nitidezza delle immaggini, ma anche un nc per salvaguardare l'ottica??.Ho appena comprato la d200, finora ho solo scattato in analogico e avevo in mente di comprarlo.

Inviato da: Giuseppe Maio il Aug 12 2006, 11:20 AM

QUOTE(Andrea.nataloni @ Aug 6 2006, 11:05 PM) *

...Ho letto inizialmente che l'uso dei filtri riduce la nitidezza delle immaggini, ma anche un nc per salvaguardare l'ottica ?
Ho appena comprato la D200, finora ho solo scattato in analogico e avevo in mente di comprarlo.

Personalmente ritengo che i filtri di protezione tolgano molto di più di ciò che danno. Ma sono lo stesso che non condivide protezioni monitor, che non lascia la pellicola protettiva sul display telefonino, che non tollera i coprisedili da auto...

I filtri fotografici a mio avviso vanno usati per tagliare specifiche lunghezze d'onda quando necessario allo scopo.

Io spenderei quei soldi per altro ma se desidera vedere cosa perde non può che verificare la specifica combinazione filtro, obiettivo, sensore. Certo, con obiettivo a basso potere risolvente o con messa a fuoco non perfetta potrebbe non essere visibile il degrado...
Faccia degli scatti in RAW con e senza filtro su un panorama o su un soggetto a dettaglio illimitato, usi il cavalletto ed eventualmente anche lo scatto ritardato o scatto flessibile per escludere il micromosso, adotti impostazioni di Bilanciamento del bianco fisse, contrasto normale, nitidezza normale e...
...verifichi a monitor al 200% i risultati.
Scatti alla focale interessata ed almeno con tre diversi diaframmi, tutto aperto, tutto chiuso ed intermedio.
Avrà così sott'occhio al centro e ai bordi cosa perde confrontando le sei foto fatte.

E cosa guadagna a parte possibili riflessi ed abbassamenti di contrasto in certe condizioni di illuminazione ?

Giuseppe Maio
www.nital.it

Inviato da: edate7 il Sep 7 2006, 03:45 PM

Utente da poco della D200, ho capito che, con le ottiche che posseggo e provenendo dall'analogico con una F80 (che non ho abbandonato), vadano riviste molte delle mie certezze in campo fotografico. Esempio:
il mio 20mm f2,8 con la D200 presenta delle aberrazioni cromatiche mai viste su film, pur usato senza alcun filtro sull'ottica. Ritengo che questo problema sia dovuto alla estrema risoluzione del sensore della D200, e alla logica di funzionamento che sottende ogni sensore (ben diversa rispetto alla pellicola). Non credo di poter attribuire questa aberrazione al fatto che l'ottica usata non sia DX: per ovvi motivi, sono un pò restio a comprare ottiche DX (tranne, forse, il 12-24), e, in ogni caso, penso che un'ottica non DX, essendo sfruttata solo al centro del cerchio d'immagine prodotto, usi solo la parte migliore dell'ottica tagliando di fatto i bordi. Per non tacere poi dei problemi di messa a fuoco (peraltro mai visti con la D200 ma con un'altra digitale di altra marca si).
Volevo un vostro parere sulle mie sensazioni.
grazie.gif a tutti

Scusate, ho dimenticato una cosa: vorrei comprare Capture 4.4 o NX: ma dove si compra?
Grazie!

Inviato da: salvomic il Sep 7 2006, 03:49 PM

QUOTE(edate7 @ Sep 7 2006, 04:45 PM) *
...
Scusate, ho dimenticato una cosa: vorrei comprare Capture 4.4 o NX: ma dove si compra?

On line in uno dei negozi convenzionati: vedi http://www.nital.it/rivenditori/index.php. Chiedi prima se disponibile, nel negozio ceh scegli o preferisci.
ciao

Inviato da: infermiere1983 il Sep 21 2006, 04:59 PM

Grazie mille Sig Maio.
Veramente un intervento chiarissimo e che mi ha delucidato su molti dubbi.

buoni scatti a tutti.

Inviato da: plutolo il Oct 5 2006, 10:11 PM

....La nitidezza percepita è anche influenzata dal formato di salvataggio usato e dal "motore" di costruzione file. In allegato troverete un file gif (per ottenere la compressione colore ma non il dettaglio che resta tale come in un tiff). A parità di obiettivo e quindi di scatto possiamo ottenere nitidezze diverse. Noterete che un jpeg ottenuto in Nikon Capture da un RAW, potrà essere più nitido di un jpeg "on-camera" anche adottando le stesse impostazioni di nitidezza. Nikon Capture permette anche maggiori nitidezze grazie alla preziosa funzione di controllo aberrazioni cromatiche che "elimina" il "problema" alla radice e cioè rimuovendo lo sfalsamento cromatico anche minimo, prima della costruzione immagine.
[/quote]


Sempre in tema di nitidezza (jpeg, gif, tiff), spostando la discussione sul file da stampare (in laboratorio), mi domando (perciò ne chiedo la vostra cortese opinione), al fine di massimizzare appunto la nitidezza, quale sia la migliore estensione da usare.
Mi pare superfluo precisare che mi riferisco al file figlio del NEF scattato.
Grazie hmmm.gif

Inviato da: Artephoto il Oct 26 2006, 08:45 PM

io adopero solo il tiff per i formati seri diciamo dal 24 x 36 in su e fin ora mi sono sempre trovato bene, per il resto credo che un buon jpg possa dire la sua fino al 20 x 30 non ho mai notato grosse differenze, caso mai qualcosa si può percepire sulla resa tonale e del contrasto generale dell'immagine ma questo è un'altro discorso.

Inviato da: plutolo il Oct 26 2006, 10:58 PM

QUOTE(Artephoto @ Oct 26 2006, 09:45 PM) *

io adopero solo il tiff per i formati seri diciamo dal 24 x 36 in su e fin ora mi sono sempre trovato bene, per il resto credo che un buon jpg possa dire la sua fino al 20 x 30 non ho mai notato grosse differenze, caso mai qualcosa si può percepire sulla resa tonale e del contrasto generale dell'immagine ma questo è un'altro discorso.


Proprio oggi ho ritirato una stampa 20x30 da un file jpg ed era ottima (tranne il resize leggermente più piccolo del file nonostante la risoluzione con Capture era stata settata 20x30). tuttavia ho consegnato entrambi i file al laboratorio (jpg e tiff) e mi è stato detto che il tiff non è supportato.
sarà lo specifico laboratorio? è una consuetudine? per cui è difficile trovere chi li gestisce? come si fa a realizzare un poster? costa molto? c'è il rischio che sgrani (chiaramente mi riferisco a scatti 100 iso fatti con D200)?

Nel ringraziare "Artephoto" per la cortese risposta noto che siamo conterranei e mi pare anche abbastanza vicini (io risiedo a Pizzo), ma per me la fotografia è soltanto una grande passione non fonte di business.

Inviato da: Artephoto il Oct 27 2006, 03:23 PM

QUOTE(plutolo @ Oct 26 2006, 11:58 PM) *

Proprio oggi ho ritirato una stampa 20x30 da un file jpg ed era ottima (tranne il resize leggermente più piccolo del file nonostante la risoluzione con Capture era stata settata 20x30). tuttavia ho consegnato entrambi i file al laboratorio (jpg e tiff) e mi è stato detto che il tiff non è supportato.
sarà lo specifico laboratorio? è una consuetudine? per cui è difficile trovere chi li gestisce? come si fa a realizzare un poster? costa molto? c'è il rischio che sgrani (chiaramente mi riferisco a scatti 100 iso fatti con D200)?

Nel ringraziare "Artephoto" per la cortese risposta noto che siamo conterranei e mi pare anche abbastanza vicini (io risiedo a Pizzo), ma per me la fotografia è soltanto una grande passione non fonte di business.


prima di diventare il mio lavoro è stata da sempre una mia grande passione, ancora oggi con tutte le difficoltà del settore cerco di tenerla sempre viva ritagliandomi spesso dei momenti fotografici tutti miei che condivido spesso con molti amici FOTOAMATORI, se qualche volta vuoi unirti a noi basta chiederlo. biggrin.gif

Non so dove tu stampi le foto ma da noi ci sono dei labservice professionali che forniscono questo servizio basta soltanto che tu chieda al tuo fotografo di fiducia se egli lo fa per i suoi file e magari gli chiedi di trattare le tue immagini con la stessa cura delle sue.
Spesso la parola Professionista significa anche questo. wink.gif

Inviato da: Foxmulder_@ il Nov 5 2006, 08:39 PM

Magistrale spiegazione....complimenti davvero...

QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 23 2005, 01:08 PM) *

Alla luce delle discussioni nate sovente,

circa la messa a fuoco in genere intendo sottolineare alcune variabili emerse.
In una ottimale messa a fuoco sia essa fatta manualmente sia fatta dall'automatismo di messa a fuoco, ricerchiamo il punto di massima nitidezza ottenibile in quelle condizioni di luce, di diaframma e di obiettivo.

Molto spesso si vedono infatti confusi i due aspetti che concorrono assieme alla nitidezza percepita a monitor ma portata da cose diverse. L'autofocus della fotocamera può "solo" ricercare il punto di massima nitidezza ed i risultati visivi saranno influenzati dagli aspetti ottici (comprese le aberrazioni cromatiche più o meno marcate), dal tempo di posa (in digitale i tempi lunghi aggiungono il disturbo "Noise"), dal diaframma ed anche dall'eventuale presenza di micromosso che con risoluzioni ed ingrandimenti elevati diviene molto più visibile.

Per ciò che riguarda l'obiettivo divengono anche maggiormente percettibili eventuali disassamenti ottici che su obiettivi "caduti" o con giochi apportati dall'usura possono portare alla differente nitidezza distribuita sul fotogramma. Ecco perchè mi sono sempre dichiarato contrario sui filtri di protezione messi davanti alla lente frontale (che abbasano peraltro la nitidezza generale aggiungendo maggiori possibilità di riflessi ed abbassamento di contrasto).
In queste frasi ne faccio ovviamente una mera generalizzazione.

La messa a fuoco non può che operare su un solo asse (a parte obiettivi che consentono il basculaggio) e focheggiando su un ipotetico muro si potrà ottenere il "parallelismo perfetto" muro/sensore solo con un preciso e millimetrico allineamento ma anche solo se ogni lente dell'obiettivo risulta perfettamente perpendicolare all'asse ottico (o se si preferisce, parallela ai piani muro/sensore). Resta inteso che un qualunque obiettivo manifesta qualità superiori solo nel centro del fotogramma e producendo variabili in base al diaframma di lavoro.

Quanto sopra descritto non è causa del digitale e delle risoluzioni sempre più elevate in gioco ma cosa "normale" da sempre solo che in pellicola in pochi si accingevano a guardare i negativi al microscopio (con lo Zoom di Photoshop e le risoluzioni pari o superiori a 10MP si ottengono ingrandimenti da microscopio appunto). Con le risoluzioni in campo oggi divengono più visibili molti "limiti" o difetti ottici ma, come prima, visibili talvolta solo virtualmente o comunque solo ad ingrandimenti che un tempo non si richiedevano nemmeno al formato 24x36.

Poi si aggiungono le variabili digitali.

La nitidezza percepita è anche influenzata dal formato di salvataggio usato e dal "motore" di costruzione file. In allegato troverete un file gif (per ottenere la compressione colore ma non il dettaglio che resta tale come in un tiff). A parità di obiettivo e quindi di scatto possiamo ottenere nitidezze diverse. Noterete che un jpeg ottenuto in Nikon Capture da un RAW, potrà essere più nitido di un jpeg "on-camera" anche adottando le stesse impostazioni di nitidezza. Nikon Capture permette anche maggiori nitidezze grazie alla preziosa funzione di controllo aberrazioni cromatiche che "elimina" il "problema" alla radice e cioè rimuovendo lo sfalsamento cromatico anche minimo, prima della costruzione immagine.

Nel file allegato si nota anche palesemente quanto il diaframma influisca sulla nitidezza percepita oltre che, ovviamente, sulla profondità di campo.

Giuseppe Maio
www.nital.it

PS: suggerisco di scaricare l'allegato e visionarlo al 100% con un monitor impostato sulla sua risoluzione nativa. Faccio notare che visionando a monitor (a 72 dpi circa quindi) al 100% un file di una D2x corrisponde a vederne i particolari di una ipotetica stampa di un metro per un metro e mezzo.


Inviato da: rezan il Nov 19 2006, 10:05 PM

QUOTE(gvaccari @ Aug 3 2005, 06:16 PM) *

Caro Ing. Maio,
mi ha colpito molto la citazione della funzione di controllo dell'aberrazione cromatica di Capture !

Non sono riuscito a trovare nulla in merito sul manuale.
Puo' dare qualche dettaglio in piu' ?

Grazie,

Giovanni Vaccarino


salve a tutti sono un neo nikkomane, a dire il vero ero andato in negozio per prendere una D400 Canon, ma facendo delle prove comparative ho visto che il dettaglio è migliore quello della Nikon D80. Devo dire che comunque il programma di gestione Raw lo trovo un poco scadente e molto meno preciso di quello della CanonD10 però le foto risultano buone già in partenza mentre con la D10 ad esempio, bisognava sempre impostare un 3 o 4 punti di nitidezza in più. Che voi sappiate esiste un altro programma più completo di gestione dei NEF per la D80?
Grazie.

ps. complimenti all'Ing. Maio per le dettagliate spiegazioni sulla fotografia digitale

QUOTE(gvaccari @ Aug 3 2005, 06:16 PM) *

Caro Ing. Maio,
mi ha colpito molto la citazione della funzione di controllo dell'aberrazione cromatica di Capture !

Non sono riuscito a trovare nulla in merito sul manuale.
Puo' dare qualche dettaglio in piu' ?

Grazie,

Giovanni Vaccarino


salve a tutti sono un neo nikkomane, a dire il vero ero andato in negozio per prendere una D400 Canon, ma facendo delle prove comparative ho visto che il dettaglio è migliore quello della Nikon D80. Devo dire che comunque il programma di gestione Raw lo trovo un poco scadente e molto meno preciso di quello della CanonD10 però le foto risultano buone già in partenza mentre con la D10 ad esempio, bisognava sempre impostare un 3 o 4 punti di nitidezza in più. Che voi sappiate esiste un altro programma più completo di gestione dei NEF per la D80?
Grazie.

ps. complimenti all'Ing. Maio per le dettagliate spiegazioni sulla fotografia digitale

Inviato da: ERBA ALBERTO il Feb 15 2007, 07:15 PM

GRAZIE PER L'ESAURIENTE E PRECISISSIMA SPIEGAZIONE .
FARO' TESORO DEI CONSIGLI . ANCORA GRAZIE

Inviato da: s.vasselli il Jul 10 2007, 01:57 PM

Vorrei ringraziare tutti i partecipanti a questa discussione, in particolare il disponibilissimo ing. Maio, per molti dubbi che mi stavano venendo dopo essere passato dall'analogico (nikon FM, senza il 2) alla D200.

Ancora grazie, soprattutto per chiarezza e disponibilita'. Tra l'altro ho capito di dovermi chiarire bene anche alcune questioni sulla taratura del monitor.

buon divertimento

----------> Sergio

Inviato da: minifabrizio il Aug 24 2007, 10:15 AM

QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 23 2005, 02:08 PM) *
Alla luce delle discussioni nate sovente,

circa la messa a fuoco in genere intendo sottolineare alcune variabili emerse.
In una ottimale messa a fuoco sia essa fatta manualmente sia fatta dall'automatismo di messa a fuoco, ricerchiamo il punto di massima nitidezza ottenibile in quelle condizioni di luce, di diaframma e di obiettivo.

Molto spesso si vedono infatti confusi i due aspetti che concorrono assieme alla nitidezza percepita a monitor ma portata da cose diverse. L'autofocus della fotocamera può "solo" ricercare il punto di massima nitidezza ed i risultati visivi saranno influenzati dagli aspetti ottici (comprese le aberrazioni cromatiche più o meno marcate), dal tempo di posa (in digitale i tempi lunghi aggiungono il disturbo "Noise"), dal diaframma ed anche dall'eventuale presenza di micromosso che con risoluzioni ed ingrandimenti elevati diviene molto più visibile.

Per ciò che riguarda l'obiettivo divengono anche maggiormente percettibili eventuali disassamenti ottici che su obiettivi "caduti" o con giochi apportati dall'usura possono portare alla differente nitidezza distribuita sul fotogramma. Ecco perchè mi sono sempre dichiarato contrario sui filtri di protezione messi davanti alla lente frontale (che abbasano peraltro la nitidezza generale aggiungendo maggiori possibilità di riflessi ed abbassamento di contrasto).
In queste frasi ne faccio ovviamente una mera generalizzazione.

La messa a fuoco non può che operare su un solo asse (a parte obiettivi che consentono il basculaggio) e focheggiando su un ipotetico muro si potrà ottenere il "parallelismo perfetto" muro/sensore solo con un preciso e millimetrico allineamento ma anche solo se ogni lente dell'obiettivo risulta perfettamente perpendicolare all'asse ottico (o se si preferisce, parallela ai piani muro/sensore). Resta inteso che un qualunque obiettivo manifesta qualità superiori solo nel centro del fotogramma e producendo variabili in base al diaframma di lavoro.

Quanto sopra descritto non è causa del digitale e delle risoluzioni sempre più elevate in gioco ma cosa "normale" da sempre solo che in pellicola in pochi si accingevano a guardare i negativi al microscopio (con lo Zoom di Photoshop e le risoluzioni pari o superiori a 10MP si ottengono ingrandimenti da microscopio appunto). Con le risoluzioni in campo oggi divengono più visibili molti "limiti" o difetti ottici ma, come prima, visibili talvolta solo virtualmente o comunque solo ad ingrandimenti che un tempo non si richiedevano nemmeno al formato 24x36.

Poi si aggiungono le variabili digitali.

La nitidezza percepita è anche influenzata dal formato di salvataggio usato e dal "motore" di costruzione file. In allegato troverete un file gif (per ottenere la compressione colore ma non il dettaglio che resta tale come in un tiff). A parità di obiettivo e quindi di scatto possiamo ottenere nitidezze diverse. Noterete che un jpeg ottenuto in Nikon Capture da un RAW, potrà essere più nitido di un jpeg "on-camera" anche adottando le stesse impostazioni di nitidezza. Nikon Capture permette anche maggiori nitidezze grazie alla preziosa funzione di controllo aberrazioni cromatiche che "elimina" il "problema" alla radice e cioè rimuovendo lo sfalsamento cromatico anche minimo, prima della costruzione immagine.

Nel file allegato si nota anche palesemente quanto il diaframma influisca sulla nitidezza percepita oltre che, ovviamente, sulla profondità di campo.

Giuseppe Maio
www.nital.it

PS: suggerisco di scaricare l'allegato e visionarlo al 100% con un monitor impostato sulla sua risoluzione nativa. Faccio notare che visionando a monitor (a 72 dpi circa quindi) al 100% un file di una D2x corrisponde a vederne i particolari di una ipotetica stampa di un metro per un metro e mezzo.


Caro G. Maio,
quindi se io faccio un ritratto composto da due persone che si trovano sullo stesso piano focale ma uno a destra del fotogramma e l'altro a sinistra e metto a fuoco su uno dei due è possibile che il soggetto non messo a fuoco sia meno nitido?
Grazie.
Fabrizio.

Inviato da: donez49 il Jun 10 2008, 03:30 PM

Molto chiaro!
Grazie

Inviato da: fotografo85 il Jul 20 2008, 12:02 PM

spero sial il posto giusto per fare la mia domanda che riguarda la nitidezza delle foto...

mi spiego meglio:
macchina - D80
obiettivi - 18-70 DX, 70-210 AF (ha 20 anni circa.. forse di più)

il mio problema è questo: con il 70-210 le foto vengono bene.. specialmente quando faccio ritratti a lunga distanza i soggetti non vengono perfettamente a fuoco e non spiccano dallo sfondo.
ho fatto anche un test (allego di seguito) in cui potete notare le variazioni cromatiche laddove non dovrebbero esserci.
da cosa può dipendere?

grazie
Andrea





 

Inviato da: venturam il Jul 22 2008, 10:24 AM


Ciao, credo che tu stia paragonando due cose diverse:
la foto "test" e' fatta da distanza ravvicinata, mentre la foto "calciatore" e' fatta una distanza 10/15 volte maggiore, negli obiettivi manuali delle reflex di vecchia generazione era presente una scala che indicava la profondita' di campo (zona di maggior nitidezza dell'immagine) a cavallo della distanza di messa a fuoco. Tale scala era costituita da uno zero centrale e dai valori di apertura del'obiettivo disposti in maniera crescente sia verso destra che verso sinistra, facendo coincidere il valore in metri della distanza del soggetto con lo zero centrale si aveva l'indicazione della zona che sarebbe poi risultata a fuoco sull'immagine finale. Dato che la scala della distanza di messa a fuoco e' logaritmica (infatti per brevi distanze trovi piu' valori) ne consegue che a parita' di apertura si ha una minore profondita' di campo a distanze brevi. Fattore fondamentale per avere una ampia profondita' di campo e' l'apertura piccola (un po' l'effetto per cui il miope tende a socchiudere gli occhi), nel tuo caso il soggetto non spicca sullo sfondo perche' sono entrambi troppo a fuoco, dovresti provare ad aprire di piu' il diaframma (cosa non facilissima con il tuo 70/210 4,5-5,6) dimunuendo il tempo.
Spero di esserti stao utile.

Inviato da: fotografo85 il Jul 23 2008, 04:40 PM

credo di aver capito il problema.. sopra gli 800 ISO il rumore rende impossibile la perfetta resa e definizione dell'oggetto a fuoco rispetto allo sfondo.
l'obiettivo lavora bene.. difatti nel mirino vedo benissimo... è un problema di elettronica.. e con la D80 evidentemente è difficile lavorare in certe situazioni sopra gli 800 ISO.
allego un esempio di foto, a mio avviso, ben riuscita per quanto riguarda la nitidezza dell'oggetto a fuoco.



 

Inviato da: mauriziov il Jul 23 2008, 06:24 PM

Infatti con gli alti iso sei in grado, in condizioni di scarsa illuminazione, di usare coppie tempi/diaf piu' alte (tempi piu' brevi e diaframmi piu' chiusi), i diaframmi piu' chiusi ti danno maggiore profondita' di campo e quindi maggiore zona a fuoco prima e dopo il soggetto. Quello che puoi fare e' lavorare con un iso che a massima apertura del diaframma ti consenta di usare un tempo di sicurezza tale da evitare il mosso, lavorando a priorita' di diaframmi dovresti riuscire, comunque la migliore scuola e' quella che fai sul campo. Fotagrafa molto,
ciao.

ps: la foto del ramo e' un bell'esempio, li' c'era molta luce e non ti e' servito modificare gli iso.

Inviato da: tokun il Jul 18 2009, 02:40 PM

grazie

Inviato da: davidegiargia il Sep 21 2009, 07:45 AM

Grazie Maio,
molto bello questo articoletto chiarificatore che hai postato

Inviato da: vypera_golosa il Jan 31 2010, 12:51 PM

Avrei una domanda anch'io, a proposito del micromosso.
So che per evitarlo è anche consigliabile alzare lo specchio prima di scattare. Nella mia D80 c'è questa funzione (alzare lo specchio), ma non ho capito come fare a scattare.
Qualcuno mi può aiutare?
Grazie!

Inviato da: omar2k il Feb 2 2010, 06:00 PM

Quindi se ho ben capito i filtri di protezione (in genere uso i netru skylight) rischiano di mandare in crisi il sistema di messa a fuoco o, quantomeno, di compromettere la nitidezza generale?

Inviato da: nicomarleg il Feb 12 2010, 05:32 PM

Spero di essere in topic.
Vengo da lunga esperienza con reflex a pellicola e sono passata da un annetto alla D60.
Tra le poche cose che non mi piaciono c'è la MAF, solo 3 punti mi pare inadeguato.

Ho però anche problemi di nitidezza con il mio plasticotto 18-55VR in alcune foto e mi chiedo se siano micromossi. Spero che vediate gli EXIF.
Stessa scena impostazioni simili: ISO100, focale 55mm, F5,6 tempo da 1/80 a 1/30 con VR quindi non dovrebbe essere così soggetto a micromosso.... invece, guardate qui:
http://www.clikon.it/index.php?module=image&method=view&key=id=373599 http://www1.nital.it/uploads/./ori/201002/gallery_4b75587d4355f_2CubaPlayaLarga2009082009DSC0017.JPG

Mi scuso se è grossa ma è come convertita con View NX da NEF, così vedete tutti i dettagli al 100% dove si vede bene la mancanza di nitidezza.

Problema analogo con tempo più corto, vedete la barbetta sfuocata? mi pare che la MAF sia su gambe anteriori a dx, chiaro che con F5,6 non ci sia profondità di campo ma il punto di MAF segnato anche da ViewNX è sugli occhi.
http://www.clikon.it/index.php?module=image&method=view&key=id=373715 http://www1.nital.it/uploads/./ori/201002/gallery_4b757c0401477_0CubaPlayaLarga009.JPG


In stesse condizioni o quasi, qualche secondo dopo, ho invece una buona nitidezza, per dire che non è un limite del plasticotto.
http://www.clikon.it/index.php?module=image&method=view&key=id=373717 http://www1.nital.it/uploads/./ori/201002/gallery_4b757e6f0dd92_3CubaPlayaLarga2009082014DSC0021.JPG

Che mi dite?

Grazie

Nicola

Inviato da: nicomarleg il Mar 30 2010, 10:21 AM

QUOTE(nicomarleg @ Feb 12 2010, 05:32 PM) *
Spero di essere in topic.

Che mi dite?

Grazie

Nicola


Nessuna risposta....sono fuori topic?
non mi pare proprio, penso che abbiate di sicuro una risposta sui settaggi del mio plasticotto!

Grazie ancora

Nicola

Inviato da: kintaro70 il Mar 30 2010, 10:32 AM

Con i plasticotti per lavorare alla max nitidezza devi chiudere un paio di stop, pretendere di lavorare al max della qualità a TA è prerogativa di lenti di ben altra risma.

Chiudi a f8-f11 e non scendere troppo con i tempi di posa (prova in condizione di luce elevata o usa un flash)

Bye

Inviato da: nicomarleg il Apr 1 2010, 10:22 AM

QUOTE(kintaro70 @ Mar 30 2010, 10:32 AM) *
Con i plasticotti per lavorare alla max nitidezza devi chiudere un paio di stop, pretendere di lavorare al max della qualità a TA è prerogativa di lenti di ben altra risma.

Chiudi a f8-f11 e non scendere troppo con i tempi di posa (prova in condizione di luce elevata o usa un flash)

Bye


D'accordo in toto, la cosa che mi stupisce è che ho risultati molto diversi allo stesso stop.

Ho fatto un'analisi della nitidezza al variare dello stop mettendomi su un paesaggio e stesso soggetto ed effettivamente ci sono piccoli miglioramenti chiudendo un paio di stop; miglioramenti che spariscono chiudendo troppo.
Il fenomeno che lamento è una mancanza pesante di nitidezza che va oltre il range di variazione con gli stop. Ero al limite con il tempo, d'accordo ma non mi paiono micro mossi o a te sì?

Ripeto poi che gli esempi postati sono tutti a F5.6, non riesco a visualizzare qui nel forum gli EXIF ma mi pare così.

Cosa mi dici?

Grazie

Nicola

Inviato da: pes084k1 il May 9 2010, 04:25 PM

QUOTE(nicomarleg @ Apr 1 2010, 11:22 AM) *
D'accordo in toto, la cosa che mi stupisce è che ho risultati molto diversi allo stesso stop.

Ho fatto un'analisi della nitidezza al variare dello stop mettendomi su un paesaggio e stesso soggetto ed effettivamente ci sono piccoli miglioramenti chiudendo un paio di stop; miglioramenti che spariscono chiudendo troppo.
Il fenomeno che lamento è una mancanza pesante di nitidezza che va oltre il range di variazione con gli stop. Ero al limite con il tempo, d'accordo ma non mi paiono micro mossi o a te sì?

Ripeto poi che gli esempi postati sono tutti a F5.6, non riesco a visualizzare qui nel forum gli EXIF ma mi pare così.

Cosa mi dici?

Grazie

Nicola


Con ottiche plasticose (anche AF-D e AF-S) si ha un certo gioco del barilotto e della MAF, per cui la stessa impugnatura o la gravità possono spostare le lenti da uno scatto all'altro, con ovvi effetti. Poi le vibrazioni di macchine leggere da reportage o da sferraglianti pro sparate 9 fps fanno il resto, con modalitò casuale.
Le raccomandazioni sono le solite:
- studiare l'obiettivo e le prestazioni di MAF con una serie di prove con o senza scattare, controllando spostamenti del fuoco o vibrazioni;
-selezionare macchine semplici, che hanno pure meno giochi, controllare la coincidenza fra autofocus, vetrino, live view e... foto;
- non toccare ottiche plasticose, zoom, tele e macro durante lo scatto: l'impugnatura vecchio stile può far flettere l'asse ottico;
- cercare i diaframmi ottimali, ottimizzando la MAF a TA o uno stop sotto e scattando una serie LENTA di foto a diaframmi variabili da ripassare a casa a forte velocità (meno di 10s da una foto all'altra) per capire l'evoluzione della qualità. Non scattare a TA nei ritratti, peggiora pure il bokeh.
- Usare sempre un diaframma ottimale, mettere a fuoco soprattutto i dettagli fini dell'immagine (scritte, cancelli,..., che danno fastidio se sfocati) assicurando la necessaria PDC con la chiusura del diaframma per tutte le parti significative e un cerchio di confusione di 0.02 mm o meno.
- Compensare la curvatura di campo mediando la MAF fra il centro e i bordi "utili", diaframmando se necessario..
- usare monopiedi, treppiedi robusti, alzare lo specchio o pre-sollevarlo, usare un tele-scatto elettrico o meccanico, un autoscatto, senza mai toccare la macchina!
- trattenere il fiato, rinforzare i muscoli, prendere poco caffè, allargare le gambe, cercare un supporto stabile, usare lo scatto ritardato a mano libera;
- scattare più foto (anche 6-7) e LENTAMENTE nei casi critici, ripetendo la MAF. Niente raffiche veloci o AF-C che scuotono la macchina! Occhio sempre al vetrino!
- non pretendere l'impossibile.

A presto telefono.gif

Elio

Inviato da: Diemme75 il Jun 8 2010, 06:12 PM

QUOTE(pes084k1 @ May 9 2010, 05:25 PM) *
Le raccomandazioni sono le solite:

Le raccomandazioni "solite" per chi inizia sono apprezzatissime (proprio perche' non solite) e quindi grazie anche a te.
La Maf a Ta e' la messa a fuoco a tutta apertura ? Sono ancora a meta' manuale Nikon tongue.gif
Per la messa a fuoco ottimale (sicuramente lo avranno gia' chiesto mille volte) il consiglio (generale, quando non sai cosa starai per scattare) e' meglio il punto "spot" di messa a fuoco o il campionamento su piu' punti ? Ho fatto un po' di prove ma ho avuto pro e contro in entrambi i modi... tenendo conto che ho ben 2 plasticotti e la reflex da 5 giorni.

Inviato da: lorenzobix il Jun 14 2010, 09:58 AM

guarda, il consiglio che ti darei io, essendo passato da poco da una F3 a una D700 è di fidarti il giusto dell'autofocus, che sia a 1 punto, a 12, a 51, fisso, continuo ecc.
Uno dei grandi limiti delle reflex digitali ( e mi sto lamentando di una d700 quindi non escludo nessun modello da questa mia piccola critica) secondo il mio modestissimo parere è l'aver totalmente abbandonato il concetto di messa a fuoco manuale in favore di un tanto glorificato autofocus che ho visto funzionare in maniera ottimanle ben poche volte, non dico solo nella breve esperienza che ho con la d700, ma anche con altre reflex digitali nikon di fascia più bassa che ho usato nel tempo, anche se in maniera sporadica, non essendo mai contento della definizione (poi ho scoperto l'FX eheh....).
Nel senso, l'autofocus è stato, grazie al cielo, non abbandonato totalmente, ma forse reso inutile in assenza di un vetrino smerigliato con il caro vecchio stigmometro e i microprismi.
Con questo tipo di vetrino ho sempre messo a fuoco a mano sulla F3, e nella pellicola poni una particolare attenzione prima di scattare, cosa che potrebbe diventare buona pratica anche nel digitale. Se hai voglia di sbatterti un po' per trovare uno di questi vetrini ( e si trovano senza particolari problemi) non ti resta che trovare un qualche laboratorio che te lo monti sula macchina.
Ovviamente quello che consiglio è un metodo lento, non utile a certi tipi di fotografia, ma certamente può aiutare a fidarsi più dei propri occhi che di un autofocus.
saluti a tutti
Lorenzo Burzi

Inviato da: nicomarleg il Jun 16 2010, 04:37 PM

@Elio Grazie per le tue indicazioni, un libro aperto. Sono ovviamente d'accordo ma quanto mi è successo era in un'azione non preparata, in cui ho sfoderato la macchina dopo aver fatto il bagno, con fretta e d'istinto. Chiaro è che va affinato l'istinto, però gli errori fatti non me li spiego.

@Lorenzo. Anche io venendo dalla pellicola non approvo AF ma le ghiere degli AF mi paiono scomode a mano, ovviamente poi problema specchio. Insomma io spererei di riuscire ad usare bene gli AF per migliorare la performance che facevo a mano. Mediamente secondo me a mano si perdevano più messe a fuoco perchè anche con mano allenata il tempo sull'istantanea è infinitamente superiore a quella automatica, anche se quest'ultima ogni tanto tradisce.

Grazie

Nicola

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