La struttura originaria del Monastero dei Padri Olivetani, fa parte del Rione X Campitelli e del Rione XII Ripa, di questo bizzarro edificio è costituita da un casale che faceva parte degli Orti Farnesiani sulle falde del Palatino, dove è stata eretta nel tardo Seicento la facciata tutt'ora esistente, che funziona come mascheramento del precedente edificio risultando un autentico fondale scenografico. Il prospetto è in un gioco architettonico di pieni e di vuoti che si sviluppa tra le finestre di varia geometria e le due porte laterali tutte incorniciate a stuccocon i gigli farnesiani, il simbolo della mano che caratterizza il coronamento arcuato al centro del motivo ad oculi del cornicione, lo ha fatto soprannominare "Mano di Cicerone". L'edificio oggi fa parte del monastero dei Padri Benedettini Olivetani, della Congregazione costituita nel 1313 a Monte Olivetano Maggiore, presso Siena, il Monastero è annesso alla adiacente Basilica di Sant'Anastasia che si trova a Piazza Sant'Anastasia.