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giorgio.g
Salve a tutti.
Inizio subito dicendo che su quest'argomento ho letto più thread possibili ma purtroppo non mi sono riuscito a capirci molto.

Il mio problema è semplice:
Elaborando le foto con PS CS2 con spazio colore impostato su AdobeRGB vedo i colori in un certo modo.
Salvato il file e aperto con l'anteprima di windows, un qualsiasi browser, Adobe Bridge i colori sono diversi.

Da quanto ho letto (più precisamente [QUI]) è un problema dovuto alla gestione degli spazi colori diversa tra PS e gli altri programmi. Giusto?

Ora però io non ho capito se in stampa, fatta da un laboratorio serio(o presunto tale), avrò i colori mostrati in PS(o comunque vicino a questi) o quelli che vedo nell'anteprima di windows.
E, nel caso, siano quelli mostrati in PS esiste un modo per vedere, e far vedere a tutti, i colori di PS?
Spero di essere stato abbastanza chiaro.

Un'ultima cosa vi chiedo: se riuscite parlate un po' terra terra. Non sono un esperto di fotoritocco, spazi colori, etc. quindi a volte faccio fatica a seguirvi tongue.gif

Saluti,
Giorgio
Gilberto Minguzzi
QUOTE(giorgio.g @ Jan 21 2007, 04:21 PM) *

Salve a tutti.
Inizio subito dicendo che su quest'argomento ho letto più thread possibili ma purtroppo non mi sono riuscito a capirci molto.

Il mio problema è semplice:
Elaborando le foto con PS CS2 con spazio colore impostato su AdobeRGB vedo i colori in un certo modo.
Salvato il file e aperto con l'anteprima di windows, un qualsiasi browser, Adobe Bridge i colori sono diversi.

Da quanto ho letto (più precisamente [QUI]) è un problema dovuto alla gestione degli spazi colori diversa tra PS e gli altri programmi. Giusto?

Ora però io non ho capito se in stampa, fatta da un laboratorio serio(o presunto tale), avrò i colori mostrati in PS(o comunque vicino a questi) o quelli che vedo nell'anteprima di windows.
E, nel caso, siano quelli mostrati in PS esiste un modo per vedere, e far vedere a tutti, i colori di PS?
Spero di essere stato abbastanza chiaro.

Un'ultima cosa vi chiedo: se riuscite parlate un po' terra terra. Non sono un esperto di fotoritocco, spazi colori, etc. quindi a volte faccio fatica a seguirvi tongue.gif

Saluti,
Giorgio


L'argomento e' vasto ed indigesto.

vado per punti:

1 Il monitor visualizza in un suo spazio colore che e' pressapoco un srgb ristretto

2 ps (se impostato con adobergb) "gestisce" tutti i colori ma nel monitor non li vedi tutti.

3 ps gestisce i profili e gli spazi colori. Altri programmi no e quindi ecco la differenza. Se imposti ps in srgb dovresti avvicinarti alla visualizzazione di windows.

4 a complicare le cose la stampa non e' neanche lontana parente di ps e altri. Ecco il motivo per cui se vuoi vedere cio' che stampi devi caricare in ps il famoso profilo colore della periferica di stampa. il profilo colore (icc) e' un file "correttivo" e ti serve per fare una prova colore.

5 il profilo colore non deve essere caricato come spazio colore di ps (adobergb). "sembrerebbe" che lo spazio preferito dai lab sia srgb, quindi il tutto va convertito a srgb per la stampa in lab.

6 per la stampa casalinga ps deve lavorare sempre in adobergb ma la stampa la devi effettuare usando i profili specifici di cio' che usi

6 Naturalmente il profilo colore e' specifico di ogni periferica, quindi devi reperire quello giusto.

Naturalmente non avro' chiarito i tuoi dubbi, ma intato comincia a masticare.

Ti consiglio di ricercare su questo forum gli interventi di "manovi" che e' particolarmente preparato sull'argomento (oltre ad essere estremamente chiaro e gentile)
giorgio.g
Allora.
Stando a quello che hai detto ho fatto un po' di prove:

Per prima cosa ho impostato lo spazio colore in sRGB (visto che ci sono vi chiedo se è giusto come faccio: Modifica --> Impostazioni colore --> Spazio di lavoro --> RGB e imposto sRGB).

A questo punto ho aperto un NEF che avevo scattato in AdobeRGB e con Camera Raw ho impostato lo spazio colore in sRGB.

Infine sono andato in Visualizza --> Imposta prova --> RGB monitor ed effettivamente ora i colori che vedo in PS sono pressoché simili a quelli che vedo nell'Anteprima di Windows.

Però continuo ad aver dei dubbi sulla procedura fatta.
Nel thread che ho linkato prima qualcuno(purtroppo non mi ricordo chi) aveva detto che è sbagliata come procedura.
Da quel che ho capito così non si fa altro che ingannare PS e finisco con il lavorare sfruttando uno spazio colori limitato rispetto all'Adobe RGB(e da quanto ho capito anche rispetto al sRGB).

Possibile che non esista un modo per vedere a monitor i colori che vedo in PS lavorando con spazio colore AdobeRGB?

Tra l'altro Gilberto tu mi dici che i laboratori di stampa sembrerebbero preferire l'sRGB però leggendo [QUI] si dice il contrario.

Oddio sto impazzendo.
Qualcuno mi aiuti. ph34r.gif
Non posso ogni volta lavorare in un certo modo con PS, salvare e poi trovarmi risultati diversi da quelli che mi aspettavo ph34r.gif
Massimo.Novi
Ciao

Cerco di chiarire ma sarò breve (scusami):

QUOTE(giorgio.g @ Jan 22 2007, 07:08 PM) *

Per prima cosa ho impostato lo spazio colore in sRGB (visto che ci sono vi chiedo se è giusto come faccio: Modifica --> Impostazioni colore --> Spazio di lavoro --> RGB e imposto sRGB).

A questo punto ho aperto un NEF che avevo scattato in AdobeRGB e con Camera Raw ho impostato lo spazio colore in sRGB.


Se lo scatto è stato eseguito in NEF in realtà non esiste uno spazio colore già impostato (quello settato in macchina non viene usato dal software se non come "default" ossia impostazione di base). All'apertura di Camera Raw usa uno spazio colore ampio (AdobeRGB o ProPhotoRGB) invece di sRGB. Se osservi l'istogramma a destra noterai che ci sono molte meno probabilità di "clippare" i canali colore (oltre limite sx dell'istogramma).

QUOTE(giorgio.g @ Jan 22 2007, 07:08 PM) *

Infine sono andato in Visualizza --> Imposta prova --> RGB monitor ed effettivamente ora i colori che vedo in PS sono pressoché simili a quelli che vedo nell'Anteprima di Windows.


Il visualizzatore di Windows non va usato come riferimento. Il riferimento è PS oppure altre applicazioni che gestiscono gli spazi colore correttamente. Quello che vedi con Prova->RGB Monitor è uno spazio colore "tagliato" sul TUO monitor e non riproducibile su altri. La prova per la stampa va fatta con un profilo ICC della stampante e della carta fornito dal lab.

QUOTE(giorgio.g @ Jan 22 2007, 07:08 PM) *

Da quel che ho capito così non si fa altro che ingannare PS e finisco con il lavorare sfruttando uno spazio colori limitato rispetto all'Adobe RGB(e da quanto ho capito anche rispetto al sRGB).

Possibile che non esista un modo per vedere a monitor i colori che vedo in PS lavorando con spazio colore AdobeRGB?


I colori contenuti nello spazio colore AdobeRGB e non in sRGB li vedresti solo se il monitor riuscisse a riprodurli. Pochissimi monitor sono pubblicizzati farlo ma costano oltre il lecito. Inoltre i due spazi colori sono poco differenti e solo nelle zone ciano e verde.

Se si fanno ritocchi in Photoshop è preferibile usare AdobeRGB anche come spazio lavoro di PS oltre che in Camera Raw. Inoltre TUTTO il trattamento di ritocco va fatto in formato TIFF a 16 bit o PSD. Si converte in JPEG solo alla fine e se serve per il Web o per lab che non supportano i TIFF. Altrimenti porta a stampare i TIFF a 16 bit non compressi.

Se il lab è di quelli normali, supporta solo sRGB e quindi quando crei i file da portare (TIFF o JPEG), crea una copia CONVERTENDO lo spazio colore da AdobeRGB a sRGB (non ASSEGNANDOLO, sono 2 voci di menu diverse in PS) e porta quella a stampare (come intento di conversione usa Relativo colorimetrico o Percettivo). Pochi lab hanno macchine che supportano AdobeRGB o superiore come spazio colore. Chiedi magari. Se non supportano AdobeRGB, ti accorgerai che i tuoi file sono "sbiaditi" ossia hanno colori poco saturi.

Mi rendo conto di essere stato molto breve ma se cerchi altri interventi miei più estesi dovresti chiarirti ancora di più le idee.

Spero di esserti stato utile comunque. Saluti
giorgio.g
Grazie mille manovi, mi sei stato davvero molto utile. Mi hai tolto parecchi dubbi.

Ora però mi restano due domande da farvi:

1° Domanda
QUOTE(manovi @ Jan 23 2007, 11:16 AM) *

Quello che vedi con Prova->RGB Monitor è uno spazio colore "tagliato" sul TUO monitor e non riproducibile su altri. La prova per la stampa va fatta con un profilo ICC della stampante e della carta fornito dal lab.


A questo punto come è meglio tenere l'impostazione in Impostazione Prova?
Non vorrei dire una cavolata ma di default c'era CMYK di lavoro. La posso lasciare su quella per dei ritocchi alle foto?

2° Domanda
QUOTE(manovi @ Jan 23 2007, 11:16 AM) *

Se il lab è di quelli normali, supporta solo sRGB e quindi quando crei i file da portare (TIFF o JPEG), crea una copia CONVERTENDO lo spazio colore da AdobeRGB a sRGB (non ASSEGNANDOLO, sono 2 voci di menu diverse in PS) e porta quella a stampare (come intento di conversione usa Relativo colorimetrico o Percettivo).


Come si converte lo spazio colori di un'immagine senza assegnarlo a PS? tongue.gif
Prima di cimentarmi con il ritocco alle foto non mi ero mai interessato a queste cose unsure.gif
Massimo.Novi
QUOTE(giorgio.g @ Jan 23 2007, 12:54 PM) *

Ora però mi restano due domande da farvi:

1° Domanda
A questo punto come è meglio tenere l'impostazione in Impostazione Prova?
Non vorrei dire una cavolata ma di default c'era CMYK di lavoro. La posso lasciare su quella per dei ritocchi alle foto?

2° Domanda
Come si converte lo spazio colori di un'immagine senza assegnarlo a PS? tongue.gif
Prima di cimentarmi con il ritocco alle foto non mi ero mai interessato a queste cose unsure.gif


Ciao

1) A meno che non usi macchine di stampa in quadricromia CMYK non vedo perchè simularle. In generale la prova va impostata sulla tipologia di output che si vuole simulare. Ad esempio se stampi su una inkjet e vuoi vedere a video se vi sono molte differenze tra la resa del monitor e quella di stampa (tenendo presente che è impossibile simulare la stampa sul video) allora dovresti avere il file con il profilo ICC della tua stampante e della tua carta e impostare quello nella prova. Analogamente per il lab che dovrebbe darti un file ICC che simula il comportamento della sua stampante. Tutto questo è comunque altamente critico. Inoltre, se modifichi l'immagine in base alla resa di "prova" di una stampante, i ritocchi potrebbero essere "sballati" stampando su un'altra. In genere la prova si usa per verificare il "fuori gamma" rispetto ad una periferica di stampa.

2) Esiste una voce di menu "converti" per la conversione dello spazio di colore. Viene chiesto lo spazio di destinazione e l'intento (ossia cosa fare se un colore c'è in uno spazio e non nell'altro).

Spero di essere stato chiaro.

Saluti
fabri67
Il discorso è questo se guardi lo stesso file su 10 monitor diversi vedrai 10 foto diverse, questo xchè non tutti i monitor sono calibrati alla stessa maniera. Anche il laboratorio che stampa può avere delle diverse calibrazioni e se stampi una foto in 2 diversi laboratori avrai 2 diversi risultati.
Ora non allarmarti ma x prima cosa cerca di non basarti solo sul monitor ma osserva anche le % rgb o cmyk che ti da lo strumento contagocce.
Cerca di calibrare il monitor il piu fedele possibile con la stampa, ti consiglio di creare un file formato 20x30 con diversi soggetti con tonalità diverse e di stamparlo in laboratorio, e con la stampa in mano calibra il tuo monitor in modo da vedere a monitor i colori il più possibile vicino alla stampa. X calibrare il monitor è molto utile Adobe Gamma.

Ciao e buon lavoro
Massimo.Novi
QUOTE(fabri67 @ Jan 29 2007, 11:16 AM) *

....Cerca di calibrare il monitor il piu fedele possibile con la stampa, ti consiglio di creare un file formato 20x30 con diversi soggetti con tonalità diverse e di stamparlo in laboratorio, e con la stampa in mano calibra il tuo monitor in modo da vedere a monitor i colori il più possibile vicino alla stampa. X calibrare il monitor è molto utile Adobe Gamma.
....


Ciao

Chiedo scusa ma non è corretto consigliare una calibrazione "a occhio" per fare corrispondere il monitor alla stampa!

ASSOLUTAMENTE ERRATO!

La calibrazione e successiva profilazione (creazione del profilo) serve solo ad eliminare dominanti e limitazioni di gamma del monitor. Punto.

La stampa viene a sua volta eseguita con una calibrazione della macchina da stampa che elimina anche per essa eventuali dominanti sulla resa di stampa.

Il fatto che monitor e stampante siano direttamente confrontabili E' UNA MERA SCIOCCHEZZA che crea solo grandi mal di testa.

Chiedo scusa a <fabri67> perchè non è una critica diretta ma uso solo il suo intervento per chiarire.

Un monitor NON VA CONFRONTATO CON LA STAMPA! La stampa va osservata in luce controllata (a circa 5000K) con lampade specifiche e non confrontata mettendola a fianco di un monitor (che è retroilluminato). La luce che colpisce la stampa influenzerebbe la visione e si finirebbe per avere un monitor "calibrato" sulla luce della stanza! A parte il fatto che basterebbe stampare su carta lucida o opaca per avere la necessità di diverse "tarature" di monitor!

Spero di essermi spiegato anche se brevemente.

La calibrazione migliore si fa con strumenti hardware e la resa finale dipende comunque dalla qualità intrinseca del monitor. Lo stesso epr la stampa.

Saluti
fabri67
Il tuo discorso Manovi in un certo senso è giusto, anzi non fa una piega, ma a Giorgio quello che interessa è avvicinare la visione a monitor il più fedele possibile alla stampa, sicuramente non la stampa non sarà uguale al monitor ma ci si può andare molto vicini, e da quello che ho capito a Giorgio non interessano tante teorie tecniche, ma vorrebbe cercare di vedere quello che poi otterrà in stampa.
Perciò per esperienza la soluzione più consona è proprio quella di stampare un file con diverse tonalità, includendo anche una scala cromatica ed effettuare una calibrazione tra monitor e stampa, cosa tra l'altro che viene fatta in tanti settori, litografie, fotolito ecc... dove si calibra monitor, prova colore o cromalin, e macchina da stampa, il tutto con l'aiuto di un densitometro e nel caso della macchina da stampa calcolando anche l'ingrossamento del punto che può variare da macchina a macchina.
Ti assicuro che funziona tutto a meraviglia
Massimo.Novi
QUOTE(fabri67 @ Jan 29 2007, 04:46 PM) *

Il tuo discorso Manovi in un certo senso è giusto, anzi non fa una piega, ma a Giorgio quello che interessa è avvicinare la visione a monitor il più fedele possibile alla stampa, sicuramente non la stampa non sarà uguale al monitor ma ci si può andare molto vicini, e da quello che ho capito a Giorgio non interessano tante teorie tecniche, ma vorrebbe cercare di vedere quello che poi otterrà in stampa.


Ciao

Vedi, il problema è che si pensa che il monitor debba essere UGUALE alla stampa (altrimenti che WYSIWYG sarebbe con il digitale?)

INVECE NO!

Il monitor serve a fornire un'immagine NEUTRA ed EQUILIBRATA ma NON PUO' fornire un'immagine uguale o simile alla stampa. Proprio perchè i media sono diversi (carta e inchiostro o carta sensibile e elementi fotoemettitori retroilluminati) e perche la modalità di visione è diversa (riflessione e retroilluminazione).

QUOTE(fabri67 @ Jan 29 2007, 04:46 PM) *

Perciò per esperienza la soluzione più consona è proprio quella di stampare un file con diverse tonalità, includendo anche una scala cromatica ed effettuare una calibrazione tra monitor e stampa, cosa tra l'altro che viene fatta in tanti settori, litografie, fotolito ecc... dove si calibra monitor, prova colore o cromalin, e macchina da stampa, il tutto con l'aiuto di un densitometro e nel caso della macchina da stampa calcolando anche l'ingrossamento del punto che può variare da macchina a macchina.
Ti assicuro che funziona tutto a meraviglia


La calibrazione che tu citi è LOCALE alla singola periferica e NON serve a renderle UGUALI ma a compensare le SINGOLE discrepanze tra una periferica CAMPIONE (o una stampa campione) e l'esemplare da calibrare.

Tanto è vero che non esiste una calibrazione che COMPRENDA MONITOR e STAMPANTE "ASSIEME" ma vengono CALIBRATE SEPARATAMENTE verso uno STANDARD COMUNE (che tanto è più corrispondente tra loro quanto più la periferica è di qualità). Tra l'altro le sonde sono di tipo diverso a seconda della periferica e di quello che misurano (schermo o stampa).

Gli spazi colore riproducibili dalle diverse periferiche (scanner, monitor, stampante e anche macchina digitale) sono diversi e calibrare "per confronto diretto" servirebbe solo a limitare le capacità della singola periferica.

Il funzionamento "a meraviglia" (che è molto relativo e la proof valida è quella di stampa) è tale se le singole periferiche sono calibrate correttamente e sono di qualità. Ma non si calibra un monitor mettendoci vicino la stampa (altrimenti le sonde cosa misurerebbero?).

Ripetiamo: la stampa va verificata con una luce di prova calibrata e non usando la normale luce di casa e metttendo la stampa vicino al monitor. Se cambio stanza e/o cambio lampadina, la stampa assume una dominante diversa. Che faccio, ricalibro il monitor x stanza?

Spero di essere stato chiaro.

Saluti
fabri67
Chiarissimo!!!!!
Tante belle parole, vorrà dire che dopo 25 anni che faccio il fotolitografo preparando fotolito x libri, depliant, cataloghi con immagini di quadri pitturati e riprodotti praticamente uguali ,ecc... con domani andrò a fare il manovale, perchè evidentemente dopo 25 anni di cromie, spazi colore, temperature colore, retino stocastico ecc non ho ancora capito un C......... Comunque io quello che faccio vedere al cliente a monitor, glielo stampo anche sulla prova colore, ed è quello che si ritrova anche nella stampa finale.
Lo so benissimo che se cambio stanza qualcosa cambia, e non sempre, ma sicuramente bisogna ottenere il risultato mediante luce naturale dopo in base ai cambiamenti di luogo nonchè di temperatura colore bisogna essere un attimino tolleranti, io utilizzo moltissimo gli strumenti ma bisogna non sottovalutare l'occhio, x chè gli stampati si guardano con gli occhi e non con gli strumenti.
Massimo.Novi
QUOTE(fabri67 @ Jan 29 2007, 05:37 PM) *

Chiarissimo!!!!!
Tante belle parole, vorrà dire che dopo 25 anni che faccio il fotolitografo preparando fotolito x libri, depliant, cataloghi con immagini di quadri pitturati e riprodotti praticamente uguali ,ecc... con domani andrò a fare il manovale, perchè evidentemente dopo 25 anni di cromie, spazi colore, temperature colore, retino stocastico ecc non ho ancora capito un C......... Comunque io quello che faccio vedere al cliente a monitor, glielo stampo anche sulla prova colore, ed è quello che si ritrova anche nella stampa finale.
Lo so benissimo che se cambio stanza qualcosa cambia, e non sempre, ma sicuramente bisogna ottenere il risultato mediante luce naturale dopo in base ai cambiamenti di luogo nonchè di temperatura colore bisogna essere un attimino tolleranti, io utilizzo moltissimo gli strumenti ma bisogna non sottovalutare l'occhio, x chè gli stampati si guardano con gli occhi e non con gli strumenti.


Ciao

Non prendertela! Mi spiace ti sei sentito messo in dubbio ma dalle tue parole si capisce che il tuo occhio è allenato e come sembra:

1) Il cliente mi pare accetti la prova colore su supporto e non la prova monitor...

2) La luce naturale è molto variabile. Giustamente bisogna essere tolleranti...

3) L'occhio è infatti molto tollerante ed ottimizza (specie sulla temperatura colore e sulle dominanti di bilanciamento del bianco). Infatti sono perfettamente d'accordo con la valutazione "visiva" ma non confondiamo le logiche di taratura e calibrazione con le corrispondenze visive.

4) Tecnicamente il colore digitale e la profilazione non hanno molti misteri ma il discorso calibrazione porta secondo me a dover chiarire i limiti e i risultati ottenibili.

L'esperienza (la tua) fa "leggere" il monitor in modo diverso da chi non ha un occhio allenato. Non tantissimo tempo fa si preferivano addiritttura i monitor in b/n perchè era meglio affidarsi alle prove colore che non cercare corrispondenze non ottenibili. Le cose sono migliorate ma mi sentirei di sconsigliare una persona che non ha il tuo "occhio" di 25 anni di lavoro dall'usare il monitor come "proof" di stampa. Anche perchè credo che i risultati che il nostro amico ottiene dal suo Lab o dalla stampante inkjet possono essere inferiori a quelli che ottieni tu dalle tue macchine nel tuo lavoro.

Senza rancore eh?

A prescindere, spero che il nostro amico abbia avuto info utili dalla presecuzione della discussione.

Saluti



giorgio.g
Si si.
Mi avete praticamente tolto praticamente tutti i dubbi a riguardo.

Mi sono avvicinato alla fotografia da relativamente poco e prima non avevo idea di queste tutte "problematiche". Appena mi ci sono ritrovato dentro ero andato completamente in pallone ma grazie a voi ho le idee decisamente più chiare biggrin.gif

Purtroppo, causa la mia giovane età e non avendo ancora un lavoro, non ho i soldi per permettermi una calibrazione seria del monitor attraverso le varie sonde,etc.
Per ora mi accontento di Adobe Gamma(anche se devo prendere l'occhio anche per quello tongue.gif ) e comunque devo dire che il risultato, da quando ho calibrato il monitor, è decisamente migliore rispetto a prima.

L'idea di Frabri67 di calibrare il monitor a seconda di una stampa 20x30 per quando sia la meno indicata, devo ammettere, che non mi dispiace.(non me ne voglia manovi)
Io non sono un professionista e non ho bisogno, per ora, di avere la perfezione in tutto(stampa, calibrazione del monitor, etc). Mi accontenterei di poter lavorare a monitor vedendo più o meno gli stessi risultati che otterrei in stampa.
Poi quando avrò la possibilità di calibrare il monitor seriamente non c'è dubbio che il discorso sarà completamente diverso e non avrò più bisogno di "accontentarmi" così.

Vi ringrazio comunque davvero entrambi per essere intervenuti. Per ora avete sciolto praticamente tutti i miei dubbi a riguardo. Quando avrò bisogno di qualche altra delucidazione in materia so a chi rivolgermi ora tongue.gif

Grazie mille.
Un saluto,
Giorgio
Massimo.Novi
QUOTE(giorgio.g @ Jan 29 2007, 06:49 PM) *

Per ora mi accontento di Adobe Gamma(anche se devo prendere l'occhio anche per quello tongue.gif ) e comunque devo dire che il risultato, da quando ho calibrato il monitor, è decisamente migliore rispetto a prima.

L'idea di Frabri67 di calibrare il monitor a seconda di una stampa 20x30 per quando sia la meno indicata, devo ammettere, che non mi dispiace.(non me ne voglia manovi)
Io non sono un professionista e non ho bisogno, per ora, di avere la perfezione in tutto(stampa, calibrazione del monitor, etc). Mi accontenterei di poter lavorare a monitor vedendo più o meno gli stessi risultati che otterrei in stampa.
Poi quando avrò la possibilità di calibrare il monitor seriamente non c'è dubbio che il discorso sarà completamente diverso e non avrò più bisogno di "accontentarmi" così.


Ciao

Perfetto! Allora ti consiglio (per una corrispondenza buona) di:

1) tenere bassa la luminosità del monitor. Con gli LCD è più difficile. Non posso darti valori numerici in quanto non potresti misurarli senza sonda.

2) Usa Adobe Gamma al buio o in penombra durante la regolazione. Ricorda che stai regolando "ad occhio" sia gamma che e dominanti e quindi abitua il tuo occhio a osservare il monitor per un poco prima di calibrare. In alternativa cerca di usare la stessa illuminazione che usi quando lavori sulle foto. Se usi luci al neon le stampe saranno "blu" mentre le lampadine danno una luce "calda-aranciata" (semplificando molto, ovvio)

3) per regolare il gamma (la collimazione dei 3 rettangoli centrali e delle righe colorate in AdobeGamma) socchiudi gli occhi e allontanati un poco dal monitor.

4) Usa stampe se possibile "neutre" ossia senza forti dominanti. Meglio sarebbe se usi stampe di prova ufficiali (su internet si trovano) e le fai stampare dal tuo Lab o dalla tua stampante.

5) Scegli a cosa il tuo monitor deve corrispondere. Se al Lab su carta sensibile o alla tua inkjet ad inchiostro.

6) se calibri a occhio, cerca di non avere attorno al monitor e nel campo visivo oggetti molto colorati o saturi, altrimenti il tuo occhio si abitua e crea false dominanti. Sembra banale ma non lo è. Scegli anche uno sfondo di Windows (o di Mac) neutro. Mi rendo conto che una bella foto di un atollo è più piacevole ma il tuo occhio ci mette un poco a valutare i neutri.

Una sonda buona non costa ormai molto ma mi rendo conto che non è una tua priorità. Comunque facendo l'occhio saprai piano piano regolarti sempre meglio.

Saluti!
giorgio.g
QUOTE(manovi @ Jan 29 2007, 07:04 PM) *

Ciao

Perfetto! Allora ti consiglio (per una corrispondenza buona) di:

1) tenere bassa la luminosità del monitor. Con gli LCD è più difficile. Non posso darti valori numerici in quanto non potresti misurarli senza sonda.

2) Usa Adobe Gamma al buio o in penombra durante la regolazione. Ricorda che stai regolando "ad occhio" sia gamma che e dominanti e quindi abitua il tuo occhio a osservare il monitor per un poco prima di calibrare. In alternativa cerca di usare la stessa illuminazione che usi quando lavori sulle foto. Se usi luci al neon le stampe saranno "blu" mentre le lampadine danno una luce "calda-aranciata" (semplificando molto, ovvio)

3) per regolare il gamma (la collimazione dei 3 rettangoli centrali e delle righe colorate in AdobeGamma) socchiudi gli occhi e allontanati un poco dal monitor.

4) Usa stampe se possibile "neutre" ossia senza forti dominanti. Meglio sarebbe se usi stampe di prova ufficiali (su internet si trovano) e le fai stampare dal tuo Lab o dalla tua stampante.

5) Scegli a cosa il tuo monitor deve corrispondere. Se al Lab su carta sensibile o alla tua inkjet ad inchiostro.

6) se calibri a occhio, cerca di non avere attorno al monitor e nel campo visivo oggetti molto colorati o saturi, altrimenti il tuo occhio si abitua e crea false dominanti. Sembra banale ma non lo è. Scegli anche uno sfondo di Windows (o di Mac) neutro. Mi rendo conto che una bella foto di un atollo è più piacevole ma il tuo occhio ci mette un poco a valutare i neutri.

Una sonda buona non costa ormai molto ma mi rendo conto che non è una tua priorità. Comunque facendo l'occhio saprai piano piano regolarti sempre meglio.

Saluti!


Grazie mille per questi tuoi ulteriori consigli.
Come dici te per ora una sonda buona non è nelle mie priorità e nemmeno nelle mie povere finanze.

Sempre gentilissimo e utilissimo
Grazie ancora.

Un saluto,
Giorgio
fabri67
No tranquillo Manovi nessun rancore figurati ci mancherebbe, era una discussione tecnica non personale, l'importante è che Giorgio abbia in parte risolto il suo problema.

Ciao a tutti e buon lavoro ragazzi
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