Due parole sui monitor.
I pannelli dei monitor possono essere di categorie diverse.
TN (sono i più diffusi, sono i più veloci e quindi van bene per giocare ma per le foto sono poco adatti), VA, PVA, IPS (S-IPS, H-IPS, E-IPS e altre varianti).
A mio parere quelli più adatti alla fotografia sono gli IPS (o qualcuna delle loro varianti). Eviterei, invece, i TN che sono ottimi per i giocatori perché veloci ma con colori non molto buoni. Come si fa a sapere quale tecnologia usa un monitor? Purtroppo molti costruttori non la indicano. Puoi provare a cercare su:
http://www.tftcentral.co.uk/panelsearch.htmse sei fortunato metti marca o modello del monitor e trovi che tipo di pannello monta.
Due parole sulla profilatura (calibrazione) di un monitor
Qualsiasi monitor (tranne alcuni economicissimi dei portatili) si può profilare. A mio modestissimo parere il monitor di chi ci guarda le fotografie dovrebbe essere sempre profilato. Parlo della calibrazione hardware fatta con un colorimetro. Le marche più conosciute di colorimetri sono Datacolor (che produce gli Spider) e X-Rite che produce la famiglia i1 Display Pro e i ColorMunki. Comunque ne esistono anche di meno noti e più economici.
La calibrazione serve a portare il monitor ad uno stato noto e stabile. Vuol dire che se tu imposti nel software del colorimetro sempre gli stessi parametri di gamma, contrasto e luminosità, potrai avere la stessa luminosità, lo stesso contrasto e più o meno gli stessi colori su tutti i monitor che vuoi. Dico "più o meno" perché il monitor è in grado di visualizzare un certo spazio-colore, più è ampio, più sono i colori visualizzabili.
Cosa fa il colorimetro? Il colorimetro rileva determinati valori dal monitor come gamma, contrasto, luminosità, punto del bianco e, per alcuni sensori, anche la luce ambientale. Conclusa questa fase inizia a caratterizzare il monitor, ovvero il colorimetro legge sul monitor delle patches colorate in modo che quei colori vengano visualizzati correttamente su quel monitor. Tutti i valori letti vengono poi registrati in una "tabella" che altro non è che il profilo icc. Quindi, alla fine di tutto il lavoro, il software del colorimetro produce un file con estensione .icc, il cosiddetto profilo, che tu dovrai collocare in una certa cartella del sistema operativo del computer e dovrai dire al computer di usarlo per quel monitor. Ogni volta che accenderai il computer lui andrà a leggere questo profilo e lo applicherà. Ovviamente dopo non dovrai più toccare luminosità, contrasto e colori del monitor.