Corriere della sera
Ma una foto che male può fare? Un tempo quando si estraeva una reflex il problema era che tutti si tuffavano per essere immortalati, e i bambini erano la cosa più bella del mondo da fotografare, ora sembra di impugnare un disintegratore! Ma cosa è successo, ma di chi è la colpa? Fotografo ormai è sinonimo di perversione efferata e disumana, la fotocamera sembra che faccia dei buchi peggio di una mitraglia, che rubi l'anima... a quando una bella caccia alle streghe? Il progresso porta sensori sempre migliori, ma l'ignoranza non diminuisce con la ricchezza e la scolarizzazione, pensate che non esiste rivista o trasmissione che non metta l'oroscopo! Chi studia sa che la pedofilia nella stragrande maggioranza dei casi avviene nell'ambito famigliare, se non addirittura degli educatori, laici o no.
Non sarebbe l'ora che i fotografi fotoamatori e pro facciano qualcosa per difendere l'onore di questa nobile arte, di questa cultura e di chi si prodiga per coltivarla e diffonderla? Siamo tantissimi e continuiamo ad aumentare, ma non siamo ancora stufi di farci sempre demonizzare?
Ma una foto che male può fare? Un tempo quando si estraeva una reflex il problema era che tutti si tuffavano per essere immortalati, e i bambini erano la cosa più bella del mondo da fotografare, ora sembra di impugnare un disintegratore! Ma cosa è successo, ma di chi è la colpa? Fotografo ormai è sinonimo di perversione efferata e disumana, la fotocamera sembra che faccia dei buchi peggio di una mitraglia, che rubi l'anima... a quando una bella caccia alle streghe? Il progresso porta sensori sempre migliori, ma l'ignoranza non diminuisce con la ricchezza e la scolarizzazione, pensate che non esiste rivista o trasmissione che non metta l'oroscopo! Chi studia sa che la pedofilia nella stragrande maggioranza dei casi avviene nell'ambito famigliare, se non addirittura degli educatori, laici o no.
Non sarebbe l'ora che i fotografi fotoamatori e pro facciano qualcosa per difendere l'onore di questa nobile arte, di questa cultura e di chi si prodiga per coltivarla e diffonderla? Siamo tantissimi e continuiamo ad aumentare, ma non siamo ancora stufi di farci sempre demonizzare?

Ti serve proprio la D3x.
Scatti da Rovereto, poi croppi...
PS. "Suggerimento" di cui sopra a parte, hai ragione.
Messaggio modificato da giannizadra il Aug 3 2008, 12:36 PM
Scatti da Rovereto, poi croppi...

PS. "Suggerimento" di cui sopra a parte, hai ragione.
Messaggio modificato da giannizadra il Aug 3 2008, 12:36 PM
Abbiamo superato i confini dell'assurdo e del ridicolo.
Ma ormai non me ne stupisco più...
E' la nostra stessa classe politica che quei confini li ha superati e di parecchio. Non resta che amarezza ed incredulità.
Enrico
Ma ormai non me ne stupisco più...
E' la nostra stessa classe politica che quei confini li ha superati e di parecchio. Non resta che amarezza ed incredulità.
Enrico
Amarezza e incredulità perché nessuno faccia nulla per combattere l'ignoranza.
Il sonno della ragione genera mostri. Nella storia quando tutti acconsentirono e lasciarono correre si videro le pagine più brutte mai scritte dalla storia.
Se la Nital nella pubblicità dei suoi prodotti diffondesse un messaggio opposto?
La fotocamera non è un oggetto fatto per il crimine, ma al contrario tante volte è servito di aiuto alla giustizia, ai soccorsi, ecc. Una foto non può provocare ferite lacere o contuse...
Il sonno della ragione genera mostri. Nella storia quando tutti acconsentirono e lasciarono correre si videro le pagine più brutte mai scritte dalla storia.
Se la Nital nella pubblicità dei suoi prodotti diffondesse un messaggio opposto?
La fotocamera non è un oggetto fatto per il crimine, ma al contrario tante volte è servito di aiuto alla giustizia, ai soccorsi, ecc. Una foto non può provocare ferite lacere o contuse...
Visto che la piscina,come dicono gli amministratori per giustificarsi,è un luogo fertile per i pedofili,basterebbe non mandare più i propri figli in quei "luoghi" così pericolosi.
Vedreste come cambierebbero subito atteggiamento e regole.
Siamo veramente all'assurdo.
E pensare che siamo sempre più circondati da telecamere che con mille motivazioni ci spiano,alla faccia della privacy.
Giancarlo.
Vedreste come cambierebbero subito atteggiamento e regole.
Siamo veramente all'assurdo.
E pensare che siamo sempre più circondati da telecamere che con mille motivazioni ci spiano,alla faccia della privacy.
Giancarlo.
Giuffra,
quante volte ho constatato con mano la profondità dell'ignoranza e della credulità della gente!
E' per questo che non mi stupisco più di nulla.
Ma c'è qualcosa di più pericoloso dell'ignoranza. Mio nonno diceva che, peggiore dell'ignoranza è la falsa scienza. Quante persone che contano nelle decisioni, sono piene di "falsa scienza". E queste persone sono spesso come i libri nella biblioteca: quelli più inutili sono sempre quelli che sono più in alto...
Vado a rifarmi con un buon caffè.
Enrico
quante volte ho constatato con mano la profondità dell'ignoranza e della credulità della gente!
E' per questo che non mi stupisco più di nulla.
Ma c'è qualcosa di più pericoloso dell'ignoranza. Mio nonno diceva che, peggiore dell'ignoranza è la falsa scienza. Quante persone che contano nelle decisioni, sono piene di "falsa scienza". E queste persone sono spesso come i libri nella biblioteca: quelli più inutili sono sempre quelli che sono più in alto...
Vado a rifarmi con un buon caffè.
Enrico
Ormai diffido sistematicamente del clamore delle notizie dei titoli dei giornali e se una piscina comunale decide di regolamentarsi democraticamente in quel modo e senza vietare niente, basta un permesso che viene accordato in tempo reale, eviterei gli "al lupo al lupo" che servono invece a chi le regole non le vuole, di nessun tipo.
Lo trovo un comportamento serio e rispettoso finalmente dei cittadini clienti della struttura pubblica.
Per me non e' un problema chiedere un permesso che mi verra' riconosciuto immediatamente una volta riconosciutomi come genitore.
Mi sentirei meno tranquillo se chiunque non identificato potesse stare a bordo piscina durante i corsi e soprattutto munito di ogni mezzo.
Lo trovo un comportamento serio e rispettoso finalmente dei cittadini clienti della struttura pubblica.
Per me non e' un problema chiedere un permesso che mi verra' riconosciuto immediatamente una volta riconosciutomi come genitore.
Mi sentirei meno tranquillo se chiunque non identificato potesse stare a bordo piscina durante i corsi e soprattutto munito di ogni mezzo.
Un saluto a tutti.
Quoto dall'articolo del Corriere:
«Ma come facciamo a sapere se chi filma è realmente un genitore? Se vedo uno che fotografa un bambino come faccio a sapere quali sono le sue reali intenzioni? Chi mi garantisce che non sia un pedofilo? Come posso prevedere se verrà fatto un uso privato delle immagini? E se finisce nel filmato anche un altro bambino, un soggetto indifeso che non è assolutamente in grado fare valere i propri diritti?»
Nonostante io ami la fotografia, non posso fare a meno di condividere la preoccupazione di chi intende tutelare i diritti dei bambini.
In fin dei conti si tratta di una norma di buon senso tesa non a vietare in modo assoluto le fotografie, ma a subordinarle ad un permesso prontamente ottenibile qualificandosi come genitore.
IMHO non vedo un'anestesia della ragione in queste circostanze, ma un tentativo di prevenire un fenomeno, in tutti i suoi aspetti, odioso e agghiacciante.
Certo, a detta di molti potrà trattarsi di un'iniziativa eccessiva, sbagliata, paranoica, ma da qualche parte si deve cominciare, tenendo conto che oggi è punita anche la pornografia virtuale.
Mi rendo conto che non è giusto, ma non è con l'inerzia che si fermano i mostri.
Un caro saluto,
CRistiano
Messaggio modificato da ran.criss il Aug 3 2008, 04:52 PM
Quoto dall'articolo del Corriere:
«Ma come facciamo a sapere se chi filma è realmente un genitore? Se vedo uno che fotografa un bambino come faccio a sapere quali sono le sue reali intenzioni? Chi mi garantisce che non sia un pedofilo? Come posso prevedere se verrà fatto un uso privato delle immagini? E se finisce nel filmato anche un altro bambino, un soggetto indifeso che non è assolutamente in grado fare valere i propri diritti?»
Nonostante io ami la fotografia, non posso fare a meno di condividere la preoccupazione di chi intende tutelare i diritti dei bambini.
In fin dei conti si tratta di una norma di buon senso tesa non a vietare in modo assoluto le fotografie, ma a subordinarle ad un permesso prontamente ottenibile qualificandosi come genitore.
IMHO non vedo un'anestesia della ragione in queste circostanze, ma un tentativo di prevenire un fenomeno, in tutti i suoi aspetti, odioso e agghiacciante.
Certo, a detta di molti potrà trattarsi di un'iniziativa eccessiva, sbagliata, paranoica, ma da qualche parte si deve cominciare, tenendo conto che oggi è punita anche la pornografia virtuale.
Mi rendo conto che non è giusto, ma non è con l'inerzia che si fermano i mostri.
Un caro saluto,
CRistiano
Messaggio modificato da ran.criss il Aug 3 2008, 04:52 PM
Un pedofilo se vuole fare il furbo ci riesce: usando un foto-cellulare, non ci vuole molto per fare foto di nascosto.
Siamo arrivati al processo alle "intenzioni", tra un po' qualche "fenomeno" impedirà di vendere i chupa chups ai maggiorenni, perché se no qualche malintenzionato li potrebbe usare per "adescare" le creature fuori dall'asilo, il povero Kojak, si sarebbe dovuto succhiare il pollice...

Questo episodio è sintomatico di una mentalità fotofobica che adduce la lotta agli orchi per alludere che i fotofili siano tutti un po' mostri. Cosa importa se tra milioni di padri affezionati ci saranno pure pochi pervertiti, quasi sempre nell'ambiente familiare? Non è che impedendo di fare foto si combatta nulla, anzi.
Quando io ero bambino mi hanno fatto un sacco di foto e non mi è successo di male. Allora non c'erano più le leggi per la protezione della razza e non c'erano ancora quelle per la protezione della privacy. Mi han fotografato nudo appena nato (se ritrovo la stampa ve la mostro, così imparate
), mi han fotografato a scuola, in palestra, alle manifestazioni, ai compleanni, mi hanno fotografato amici, parenti e sconosciuti. Forse mi avranno fotografato pure di nascosto orchi, streghe e vampiri, ma a me non ha nuociuto, mica sono radiografie. Magari da qualche lontano pianeta qualche alieno ora ci sta fotografando, ma cosa mi importa, che si divertano. Peccato che non mi abbiano fotografato di più, chissà quanti momenti irripetibili sono persi per sempre. Anzi, se qualche mostro avesse qualche mia foto segreta me ne mandi una copia che vorrei mostrarla a mia figlia.
Attenzione, io sono un papà, e se qualcuno nuocesse realmente a mia figlia farebbe più male a me che a lei, ma non se facesse a noi un sorriso, un complimento, una foto! Persino Gianni mi ha fotografato, ma pure lui ha il diritto di fare una foto brutta! Quanti non possono avere bambini e ora non possono neppure più avere la gioia di fotografarli?
Quello che fa veramente male ai bambini... e agli anziani di ogni età non è una fotografia fatta a bordo piscina con ogni mezzo, ma la schizofrenia, la sospettosità delirante, il pregiudizio ingiustificato che è alla base delle guerre, delle discriminazioni e persecuzioni razziali, religiose e sessuali e foriero di tutto quello che c'è di più ripugnante e sempre fatto a fin di bene, per proteggere dalle streghe e dai mostri.
Ma se anche tra noi ci sono persone che pensano che in fondo sia giusto intralciare con inutile burocrazia chi vuole bene agli figli e alla fotografia come possiamo sperare che cambi la mentalità della gente? Forse dobbiamo rassegnarci ad essere confusi con mostri che li distruggono.
La storia ci ha insegnato che perdere la pace e la libertà è un attimo, un attimo di sonno e disattenzione. Chissà se le vendite aumenterebbero se la Nital intraprendesse una campagna di "riabilitazione" della fotografia, della libertà, dell'arte e della tolleranza nelle sue pubblicità?
Messaggio modificato da F.Giuffra il Aug 3 2008, 06:29 PM

Quando io ero bambino mi hanno fatto un sacco di foto e non mi è successo di male. Allora non c'erano più le leggi per la protezione della razza e non c'erano ancora quelle per la protezione della privacy. Mi han fotografato nudo appena nato (se ritrovo la stampa ve la mostro, così imparate


Quello che fa veramente male ai bambini... e agli anziani di ogni età non è una fotografia fatta a bordo piscina con ogni mezzo, ma la schizofrenia, la sospettosità delirante, il pregiudizio ingiustificato che è alla base delle guerre, delle discriminazioni e persecuzioni razziali, religiose e sessuali e foriero di tutto quello che c'è di più ripugnante e sempre fatto a fin di bene, per proteggere dalle streghe e dai mostri.

Ma se anche tra noi ci sono persone che pensano che in fondo sia giusto intralciare con inutile burocrazia chi vuole bene agli figli e alla fotografia come possiamo sperare che cambi la mentalità della gente? Forse dobbiamo rassegnarci ad essere confusi con mostri che li distruggono.

La storia ci ha insegnato che perdere la pace e la libertà è un attimo, un attimo di sonno e disattenzione. Chissà se le vendite aumenterebbero se la Nital intraprendesse una campagna di "riabilitazione" della fotografia, della libertà, dell'arte e della tolleranza nelle sue pubblicità?
Messaggio modificato da F.Giuffra il Aug 3 2008, 06:29 PM
Visto che i genitori POSSONO (non e' vero che e' vietato, il termine serve giornalisticamente per ingigantire la notizia) fotografare i propri figli in piscina, chi sarebbero questi altri danneggiati a cui e' vietato fotografare i bambini degli altri?
Che categoria e'?
Che categoria e'?
pensate che spesso e volentieri, durante i reportage PER STRADA, io ho il problema contrario;
se mi azzardo a scattare qualche bambino mi tocca completare il lavoro pena essere avvicinato da qualche papà che col mezzo sorriso più indispettito che divertito mi mette una (ferma) mano sulla spalla e mi dice:-"com'è? a me figghiu nenti foto?"-
ps:vivo e lavoro in Sicilia
se mi azzardo a scattare qualche bambino mi tocca completare il lavoro pena essere avvicinato da qualche papà che col mezzo sorriso più indispettito che divertito mi mette una (ferma) mano sulla spalla e mi dice:-"com'è? a me figghiu nenti foto?"-

ps:vivo e lavoro in Sicilia
Così come è chiaramente "impostato" l'articolo altrettanto generica e populista è la denuncia.
Viviamo in una società sempre più complessa, dove c'è un fiorire di norme, regole, leggi ecc per cercare di stare dietro ai continui mutamenti.
Spesso ci sentiamo soffocati nelle nostre libertà o calpestati nei nostri diritti, e spesso è vero. Io lotto di frequente con l'assurdità e il nonsense di regolamenti e interpretazioni restrittive quando fotografo gli aerei. Tutte le volte che passo controlli di sicurezza mi pare di essere considerato alla stregua di un terrorista. Tante volte basterebbe applicare il buon senso ma non è con il buon senso che si combattono i crimini che queste leggi e norme cercano di contrastare.
Quello che ti possono dire in una piscina di Trento è ben poca cosa rispetto a quello che ti possono fare, per esempio, negli Stati Uniti, dove sotto la bandiera della sicurezza passano provvedimenti liberticidi.
Ma anche se molte volte non sono d'accordo non posso non pensare a cosa sta dietro a tutto questo. E penso anche che ci si indigna per il divieto di fare due foto ma poi accettiamo condizioni assurde e perquisizioni corporali per andare in vacanza in qualche altro paese....
saluti, Dino
Viviamo in una società sempre più complessa, dove c'è un fiorire di norme, regole, leggi ecc per cercare di stare dietro ai continui mutamenti.
Spesso ci sentiamo soffocati nelle nostre libertà o calpestati nei nostri diritti, e spesso è vero. Io lotto di frequente con l'assurdità e il nonsense di regolamenti e interpretazioni restrittive quando fotografo gli aerei. Tutte le volte che passo controlli di sicurezza mi pare di essere considerato alla stregua di un terrorista. Tante volte basterebbe applicare il buon senso ma non è con il buon senso che si combattono i crimini che queste leggi e norme cercano di contrastare.
Quello che ti possono dire in una piscina di Trento è ben poca cosa rispetto a quello che ti possono fare, per esempio, negli Stati Uniti, dove sotto la bandiera della sicurezza passano provvedimenti liberticidi.
Ma anche se molte volte non sono d'accordo non posso non pensare a cosa sta dietro a tutto questo. E penso anche che ci si indigna per il divieto di fare due foto ma poi accettiamo condizioni assurde e perquisizioni corporali per andare in vacanza in qualche altro paese....
saluti, Dino
Come detto in altro forum, trovo giusto il divieto di non fare foto in piscina: potrebbe anche essere che a qualcuno/a non vada che venga fotografato/a in costume. Infatti e' vietato avere camere di sorveglianza nelle piscine (sentenza del Garante di tempo fa). La piscina e' un luogo aperto al pubblico, non pubblico, ergo non mi pare che di principio si abbia diritto a fare foto. E poi basta chiedere, come specificato dal regolamento.
Quello che mi turba e' che il padre non lo sapesse: vuol dire che non si e' minimamente interessato di leggere il regolamento, cosa che sarebbe nostro dovere fare, ne' ha chiesto se poteva o se dava fastidio. Voleva riprendere e l'ha fatto.
Quello che mi turba e' che il padre non lo sapesse: vuol dire che non si e' minimamente interessato di leggere il regolamento, cosa che sarebbe nostro dovere fare, ne' ha chiesto se poteva o se dava fastidio. Voleva riprendere e l'ha fatto.
non capisco bene che arma a favore del pedofilo possa essere una fotocamera.............
Caro Tosk,
articolo 600 ter codice penale.
Lì trovi tutte le spiegazioni del caso. Senza polemica.
.........
CRistiano
articolo 600 ter codice penale.
Lì trovi tutte le spiegazioni del caso. Senza polemica.
.........
CRistiano
600 ter codice penale:
1. Chiunque sfrutta minori degli anni diciotto al fine di realizzare esibizioni pornografiche o di produrre materiale pornografico è punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da lire cinquanta milioni a lire cinquecento milioni.
2. Alla stessa pena soggiace chi fa commercio del materiale pornografico di cui al primo comma.
3. Chiunque, al di fuori delle ipotesi di cui al primo e al secondo comma, con qualsiasi mezzo, anche per via telematica, distribuisce, divulga o pubblicizza il materiale pornografico di cui al primo comma, ovvero distribuisce o divulga notizie o informazioni finalizzate all'adescamento o allo sfruttamento sessuale di minori degli anni diciotto, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da lire cinque milioni a lire cento milioni.
4.Chiunque, al di fuori delle ipotesi di cui ai commi primo, secondo e terzo, consapevolmente cede ad altri, anche a titolo gratuito, materiale pornografico prodotto mediante lo sfruttamento sessuale dei minori degli anni diciotto, è punito con la reclusione fino a tre anni o con la multa da lire tre milioni a lire dieci milioni.
E' un po' di tempo che non frequento piscine, ma non sapevo fossero divenute luoghi di esibizioni pornografiche e/o luoghi deputati all'adescamento di minori.
Me ne terrò alla larga, con o senza fotocamera.
Saluti
Pietro
Perdonatemi,non capisco.
Non voglio fare polemica,voglio solo capire quanto a volte l'esagerato allarmismo cada quasi nel ridicolo.
Non sottovaluto assolutamente il problema della pedofilia.Con questo spero di chiarire la mia posizione.
La mia preoccupazione è:se fotografo mio figlio al mare mentre fà il bagno e casualmente,per l'affollamento,qualche altro bambino entra nell'inquadratura io rischio di passare per pedofilo?
Rientra nell'art.600,sopra riportato da Pietro,come materiale pornografico?
Ho alcune fotografie scattate al lago dove mio figlio e i suoi amici si divertono a tuffarsi da un "pedalò". Può essere considerato materiale pornografico visto che sono tutti in costume da bagno? Devo cancellarle dal mio computer per non avere problemi?
Io credo che affrontare il problema della pedofilia in questi termini,vedi il caso della piscina,sia alquanto ipocrita.Se dobbiamo vivere nell'allarmismo,non manderemmo più i nostri figli a scuola,non li manderemmo in istituti religiosi,non li lasceremmo più soli neanche con lo zio materno e chiunque per strada facesse un complimento "che bel bambino" lo denunceremmo immediatamente come sospetto pedofilo.
E' a questo che vogliamo arrivare? A tenere i nostri figli sotto una campana di vetro?
Ripeto,non sottovalutiamo il problema.Cerchiamo solo di non cadere nell'eccesso opposto.
Tornando al nostro problema di fotografi,evito accuratamente di fotografare bambini se non richiesto espressamente dai loro genitori,ma in alcuni contesti è difficile riuscire ad evitarlo.
Se fotografo una sfilata di carri mascherati,non posso bloccare il corteo per spostare i minorenni da una parte ed i maggiorenni dall'altra.Se fotografo ad una qualsiasi manifestazione di piazza,non posso fare a meno,purtroppo,di includere nelle foto adulti o minori presenti dietro il soggetto da me inquadrato.
Qualcuno dirà che non c'entra con la discussione,che bambini ad una sfilata mascherata non sollecitano pruriti pedofili. Chi può dirlo? Chi può sapere cosa muove in queste persone il più basso istinto?
Quindi,a scanso di equivoci,cari amici fotografi quando state fotografando il Duomo di Milano e vedete avvicinarsi una scolaresca in gita,scappate a gambe levate o quantomeno nascondete immediatamente la vostra attrezzatura.Il rischio di linciaggio è dietro l'angolo.
Scusate,non voglio gettare la discussione nel ridicolo,anzi la trovo interessante per lo scottante argomento trattato.
Però cerchiamo veramente,pur prestando la massima attenzione,di non esagerare cercando la pagliuzza e non vedendo la trave.
Altrimenti non se ne esce più.
Un saluto.
Giancarlo.
Non voglio fare polemica,voglio solo capire quanto a volte l'esagerato allarmismo cada quasi nel ridicolo.
Non sottovaluto assolutamente il problema della pedofilia.Con questo spero di chiarire la mia posizione.
La mia preoccupazione è:se fotografo mio figlio al mare mentre fà il bagno e casualmente,per l'affollamento,qualche altro bambino entra nell'inquadratura io rischio di passare per pedofilo?
Rientra nell'art.600,sopra riportato da Pietro,come materiale pornografico?
Ho alcune fotografie scattate al lago dove mio figlio e i suoi amici si divertono a tuffarsi da un "pedalò". Può essere considerato materiale pornografico visto che sono tutti in costume da bagno? Devo cancellarle dal mio computer per non avere problemi?
Io credo che affrontare il problema della pedofilia in questi termini,vedi il caso della piscina,sia alquanto ipocrita.Se dobbiamo vivere nell'allarmismo,non manderemmo più i nostri figli a scuola,non li manderemmo in istituti religiosi,non li lasceremmo più soli neanche con lo zio materno e chiunque per strada facesse un complimento "che bel bambino" lo denunceremmo immediatamente come sospetto pedofilo.
E' a questo che vogliamo arrivare? A tenere i nostri figli sotto una campana di vetro?
Ripeto,non sottovalutiamo il problema.Cerchiamo solo di non cadere nell'eccesso opposto.
Tornando al nostro problema di fotografi,evito accuratamente di fotografare bambini se non richiesto espressamente dai loro genitori,ma in alcuni contesti è difficile riuscire ad evitarlo.
Se fotografo una sfilata di carri mascherati,non posso bloccare il corteo per spostare i minorenni da una parte ed i maggiorenni dall'altra.Se fotografo ad una qualsiasi manifestazione di piazza,non posso fare a meno,purtroppo,di includere nelle foto adulti o minori presenti dietro il soggetto da me inquadrato.
Qualcuno dirà che non c'entra con la discussione,che bambini ad una sfilata mascherata non sollecitano pruriti pedofili. Chi può dirlo? Chi può sapere cosa muove in queste persone il più basso istinto?
Quindi,a scanso di equivoci,cari amici fotografi quando state fotografando il Duomo di Milano e vedete avvicinarsi una scolaresca in gita,scappate a gambe levate o quantomeno nascondete immediatamente la vostra attrezzatura.Il rischio di linciaggio è dietro l'angolo.
Scusate,non voglio gettare la discussione nel ridicolo,anzi la trovo interessante per lo scottante argomento trattato.
Però cerchiamo veramente,pur prestando la massima attenzione,di non esagerare cercando la pagliuzza e non vedendo la trave.
Altrimenti non se ne esce più.
Un saluto.
Giancarlo.
A chi di voi non giovanissimi non han fatto la classica foto in bianco e nero nudi appena nati o quasi? Chi di voi non ricorda la pubblicità di una nota crema solare con una bellissima bambina bionda a cui il cagnolino tirava il costume scoprendo il fondo schiena bianco?
A quando un bel Burka per tutti i minori, le donne, gli uomini e... le pecore, così, per sicurezza? E delle belle calze per coprire le gambe dei tavoli come in Inghilterra non tanti secoli fa?
Giusto disintegrare chi tocca i bambini o chiunque altro, ma lottiamo perché alla fine i giustizialisti, i sensazionalisti, i pressapochisti non facciano passare l'idea che fotofilo = pedofilo, paparazzo ricattatore, guardone, spia dei bombardieri, ladro di anime, topo di appartamento in perlustrazione, ecc.
Gli appassionati radioamatori sono una risorsa del paese, in caso di calamità sono l'unica possibilità di comunicazione che avremmo. Anche i fotofili in molte occasioni possono essere una risorsa per documentare, per testimoniare, per indirizzare i soccorsi. Questa è l'immagine che non passa mai ai media, insieme al fatto che la fotografia è arte, è evoluzione mentale, spirituale, come la musica, la pittura, spesso richiede una preparazione fisica simile a quello di uno sport e che può distrarre da altre attività meno nobili.
Capisco che sui giornali faccia più notizia sbattere il mostro in prima pagina, ma almeno qui...
A quando un bel Burka per tutti i minori, le donne, gli uomini e... le pecore, così, per sicurezza? E delle belle calze per coprire le gambe dei tavoli come in Inghilterra non tanti secoli fa?
Giusto disintegrare chi tocca i bambini o chiunque altro, ma lottiamo perché alla fine i giustizialisti, i sensazionalisti, i pressapochisti non facciano passare l'idea che fotofilo = pedofilo, paparazzo ricattatore, guardone, spia dei bombardieri, ladro di anime, topo di appartamento in perlustrazione, ecc.
Gli appassionati radioamatori sono una risorsa del paese, in caso di calamità sono l'unica possibilità di comunicazione che avremmo. Anche i fotofili in molte occasioni possono essere una risorsa per documentare, per testimoniare, per indirizzare i soccorsi. Questa è l'immagine che non passa mai ai media, insieme al fatto che la fotografia è arte, è evoluzione mentale, spirituale, come la musica, la pittura, spesso richiede una preparazione fisica simile a quello di uno sport e che può distrarre da altre attività meno nobili.
Capisco che sui giornali faccia più notizia sbattere il mostro in prima pagina, ma almeno qui...
Se si vuole fare del sensazionalismo, e l'articolo di giornale serve allo scopo (addirittura e' la notizia del giorno su tgcom), e' un discorso e quindi si puo' anche scendere in piazza ad alimentare la discussione...
Se si vuole rispondere a una certa facile domanda forse e' tutto piu' normale e semplice.
Ripropongo la domanda.
Chi sono i fotofili danneggiatti che non possono fotografare i figli degli altri in un luogo NON pubblico in un evento NON pubblico?
Quale limitazione della loro passione comporta?
Se si vuole rispondere a una certa facile domanda forse e' tutto piu' normale e semplice.
Ripropongo la domanda.
Chi sono i fotofili danneggiatti che non possono fotografare i figli degli altri in un luogo NON pubblico in un evento NON pubblico?
Quale limitazione della loro passione comporta?
Se si vuole fare del sensazionalismo, e l'articolo di giornale serve allo scopo (addirittura e' la notizia del giorno su tgcom), e' un discorso e quindi si puo' anche scendere in piazza ad alimentare la discussione...
Se si vuole rispondere a una certa facile domanda forse e' tutto piu' normale e semplice.
Ripropongo la domanda.
Chi sono i fotofili danneggiatti che non possono fotografare i figli degli altri in un luogo NON pubblico in un evento NON pubblico?
Quale limitazione della loro passione comporta?
Se si vuole rispondere a una certa facile domanda forse e' tutto piu' normale e semplice.
Ripropongo la domanda.
Chi sono i fotofili danneggiatti che non possono fotografare i figli degli altri in un luogo NON pubblico in un evento NON pubblico?
Quale limitazione della loro passione comporta?
Ti dico il mio parere....che come il tuo deve essere ascoltato e rispettato.
I danneggiati sono i bambini.
E non direttamente.
La paura fa più male di tante armi. Il terrorismo si basa su questo.
Il mondo dietro un vetro è sempre il mondo … ma vuoi mettere scoprirne gli odori e poter toccare con mano la realtà. Ed in piscina, dalle mie parti (ma forse vivo a fantasilandia), a vedere i corsi ci sono tante mamme e papà interessate esclusivamente al proprio figlio e se uno di questi tira fuori dallo zaino qualcosa di certo non penso ad un'arma propria o impropria. Certo, tutto può accadere ma….la prevenzione deve essere proporzionata alla possibilità che il fatto avvenga.
Altrimenti, i bambini possono anche annegare, allora perché non mettere un bel salvagente, un autorespiratore, magari abbassiamo l'acqua a 30-40 cm, una corsia a testa, e naturalmente ……….. costume intero!
Io ti assicuro non sono solito gridare al lupo al lupo….ma in questo caso la presenza come notizia importante al TG mi sembra giustificata. Perchè è importante sapere come la nostra classe dirigente difende i nostri bambini e noi stessi. Non mettendo ai lavori forzati (a vita) ogni pedofilo, stupratore, assassino che viene catturato, bensì disquisendo e legiferando sulle foto in piscina o i Jeans delle ragazze…bel mondo che stiamo costruendo…davvero bello!
Urliamolo tutti AL LUPO….AL LUPO!
Alessandro
Se si vuole fare del sensazionalismo, e l'articolo di giornale serve allo scopo (addirittura e' la notizia del giorno su tgcom), e' un discorso e quindi si puo' anche scendere in piazza ad alimentare la discussione...
Se si vuole rispondere a una certa facile domanda forse e' tutto piu' normale e semplice.
Ripropongo la domanda.
Chi sono i fotofili danneggiatti che non possono fotografare i figli degli altri in un luogo NON pubblico in un evento NON pubblico?
Quale limitazione della loro passione comporta?
Se si vuole rispondere a una certa facile domanda forse e' tutto piu' normale e semplice.
Ripropongo la domanda.
Chi sono i fotofili danneggiatti che non possono fotografare i figli degli altri in un luogo NON pubblico in un evento NON pubblico?
Quale limitazione della loro passione comporta?
Forse non mi sono spiegato bene. Per adesso ancora non ci sono questi danneggiati, va bene così? Non mi preoccupa il singolo episodio in se, se in piscina col permesso puoi fotografare tuo figlio ma solo se non sta giocando con altri o se ha il costume ascellare anzichè no.
Il problema è che un tempo non lontano tutti fotografano tutti ed erano felici di essere a loro volta fotografati, era come un complimento, una carezza, un saluto, un ricordo. Ora sta montando una mentalità per cui stiamo diventando paranoici, nessuno può più salutare nessuno o sembra che abbia chissà quale recondito fine malvagio: "È morto? Avrà avuto il suo bel tornaconto"!!! E i fotofili sono i primi nella lista dei canditati untori.
Poco tempo fa un nonno al parco è corso a soccorrere, neppure fotografare, una bimba che era caduta mentre la madre si era distratta a chiacchierare e questa invece di scusarsi e ringraziare ha ingiuriato il soccorritore dandogli del pedofilo. Se continua così alla fine nessuno potrà più fotografare neppure se stesso a casa propria!
Messaggio modificato da F.Giuffra il Aug 4 2008, 04:31 PM
fermi un attimo;
mi sembra che tutti qui dentro (a parte un caso) stiano dicendo la stessa cosa, condannando la scelta del gestore degli impianti (non mica del legislatore);
che il fotografo e il mezzo fotografico vengano spesso e impropriamente additati non è una novità ; il problema è semmai che ultimamente a causa di più o meno definite "EMERGENZE" (emergenza pedofilia, emergenza sicurezza, emergenza di qua, emergenza di là) stiamo assistendo ad una progressiva e incessante riduzione delle nostre libertà più elementari;
negli USA (leggevo ieri) con questa scusa (tra le altre cose) ti possono sequestrare il pc, il telefono, l'agendina senza dirti nè ai nè bai; in Cina invece sono molto più avanti: ti caricano su un furgone (fiat ducato) e ti sparano un colpo alla nuca (e il costo del proiettile te lo mandano a casa);
ora, torno al primo post e rigiro la domanda:
MA SIAMO DAVVERO IMPOTENTI DAVANTI A QUESTO? OPPURE CI STA BENE COSI'? PERCHE' IN FONDO IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI?
mi sembra che tutti qui dentro (a parte un caso) stiano dicendo la stessa cosa, condannando la scelta del gestore degli impianti (non mica del legislatore);
che il fotografo e il mezzo fotografico vengano spesso e impropriamente additati non è una novità ; il problema è semmai che ultimamente a causa di più o meno definite "EMERGENZE" (emergenza pedofilia, emergenza sicurezza, emergenza di qua, emergenza di là) stiamo assistendo ad una progressiva e incessante riduzione delle nostre libertà più elementari;
negli USA (leggevo ieri) con questa scusa (tra le altre cose) ti possono sequestrare il pc, il telefono, l'agendina senza dirti nè ai nè bai; in Cina invece sono molto più avanti: ti caricano su un furgone (fiat ducato) e ti sparano un colpo alla nuca (e il costo del proiettile te lo mandano a casa);
ora, torno al primo post e rigiro la domanda:
MA SIAMO DAVVERO IMPOTENTI DAVANTI A QUESTO? OPPURE CI STA BENE COSI'? PERCHE' IN FONDO IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI?
Ti dico il mio parere....che come il tuo deve essere ascoltato e rispettato.
I danneggiati sono i bambini.
E non direttamente.
La paura fa più male di tante armi. Il terrorismo si basa su questo.
Il mondo dietro un vetro è sempre il mondo … ma vuoi mettere scoprirne gli odori e poter toccare con mano la realtà. Ed in piscina, dalle mie parti (ma forse vivo a fantasilandia), a vedere i corsi ci sono tante mamme e papà interessate esclusivamente al proprio figlio e se uno di questi tira fuori dallo zaino qualcosa di certo non penso ad un'arma propria o impropria. Certo, tutto può accadere ma….la prevenzione deve essere proporzionata alla possibilità che il fatto avvenga.
Altrimenti, i bambini possono anche annegare, allora perché non mettere un bel salvagente, un autorespiratore, magari abbassiamo l'acqua a 30-40 cm, una corsia a testa, e naturalmente ……….. costume intero!
Io ti assicuro non sono solito gridare al lupo al lupo….ma in questo caso la presenza come notizia importante al TG mi sembra giustificata. Perchè è importante sapere come la nostra classe dirigente difende i nostri bambini e noi stessi. Non mettendo ai lavori forzati (a vita) ogni pedofilo, stupratore, assassino che viene catturato, bensì disquisendo e legiferando sulle foto in piscina o i Jeans delle ragazze…bel mondo che stiamo costruendo…davvero bello!
Urliamolo tutti AL LUPO….AL LUPO!
Alessandro
I danneggiati sono i bambini.
E non direttamente.
La paura fa più male di tante armi. Il terrorismo si basa su questo.
Il mondo dietro un vetro è sempre il mondo … ma vuoi mettere scoprirne gli odori e poter toccare con mano la realtà. Ed in piscina, dalle mie parti (ma forse vivo a fantasilandia), a vedere i corsi ci sono tante mamme e papà interessate esclusivamente al proprio figlio e se uno di questi tira fuori dallo zaino qualcosa di certo non penso ad un'arma propria o impropria. Certo, tutto può accadere ma….la prevenzione deve essere proporzionata alla possibilità che il fatto avvenga.
Altrimenti, i bambini possono anche annegare, allora perché non mettere un bel salvagente, un autorespiratore, magari abbassiamo l'acqua a 30-40 cm, una corsia a testa, e naturalmente ……….. costume intero!
Io ti assicuro non sono solito gridare al lupo al lupo….ma in questo caso la presenza come notizia importante al TG mi sembra giustificata. Perchè è importante sapere come la nostra classe dirigente difende i nostri bambini e noi stessi. Non mettendo ai lavori forzati (a vita) ogni pedofilo, stupratore, assassino che viene catturato, bensì disquisendo e legiferando sulle foto in piscina o i Jeans delle ragazze…bel mondo che stiamo costruendo…davvero bello!
Urliamolo tutti AL LUPO….AL LUPO!
Alessandro
In questo caso sono i gestori della piscina, e non lo stato.
Ma io mi chiedo: la flessibilità è rimasta agli uomini delle caverne? Si è persa nel corso dell'evoluzione?